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Vimercate (MB): la patata bianca di Oreno verso la tutela nazionale

Dopo il marchio "made in Brianza" e il riconoscimento dell'Ersaf di Regione Lombardia, ora la patata bianca di Oreno punta all'iscrizione alla sezione da conservazione del registro nazionale delle varietà specie agrarie e ortive.

A convocarla, il Parco della Cavallera con il suo Presidente e sindaco Paolo Brambilla, che ha aperto i lavori dell'audizione pubblica indicando quali sono state le azioni e le attività del Parco per la promozione e la coltivazione della Patata Bianca di Oreno.

Sono intervenuti all'audizione Antonio Tagliaferri della direzione Agricoltura della Regione Lombardia, che ha illustrato l'iter procedura di iscrizione della patata bianca di Oreno al registro e Niccolò Mapelli, tecnico del Parco che ne ha spiegato la storia, le caratteristiche e la zona di produzione.

"La riunione di oggi è un passo importante nel percorso che il Parco sta svolgendo da tempo per recuperare questa coltivazione", ha dichiarato Brambilla. " Abbiamo recuperato nella valle San Martino, nel Lecchese, le sementi della vecchia patata bianca di Como che nel tempo si era qualificata nel nostro territorio con le sue specificità, per poi gradualmente scomparire. Da quei 30 kg reimportati, si è sviluppata una coltivazione di nicchia da parte di alcune aziende agricole del nostro territorio, che ringraziamo, tanto da spingerci ora a perseguire l'obiettivo dell'iscrizione al Registro e con esso la possibilità di valorizzare ulteriormente questa coltivazione storica, lanciare anche attraverso canali di finanziamento l'interesse degli agricoltori e dei consumatori. Un percorso che, dopo Expo, ci vede convinti nel perseguire politiche di salvaguardia e promozione agricole, pur se di ridotta scala".
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