Se i meli si coltivano a partire dal seme tendono a raggiungere dimensioni piuttosto grandi, mentre se innestati a livello radicale, le dimensioni dell'albero sono molto più piccole.
Attualmente esistono circa 7.500 tipi di mele al mondo. Diverse varietà, o cultivar, sono sviluppate per vari scopi, prevalentemente per ottenere sapori e consistenze diverse. Queste differenze permettono alle mele di essere utilizzate per molti usi diversi, come il consumo crudo, cotto o sotto forma di sidro.
La produzione delle mele è un settore multimiliardario e il solo export, secondo i dati Worlds Top Exports, vale 7,5 miliardi di dollari. Le mele sono commercializzate per tutto l'anno e questo significa che devono essere conservate, dato che la stagione di raccolta non dura che pochi mesi.
La tecnica di conservazione è quella dello stoccaggio in magazzini o in celle con controllo della temperatura e con un'alta concentrazione di anidride carbonica. Questo viene fatto per assicurare che l'etilene (gas prodotto dalla 'respirazione' dei frutti e responsabile della maturazione, prima, e della decomposizione, poi, del frutto, ndr) non aumenti troppo velocemente.
Ecco la lista dei 10 maggiori esportatori di mele al mondo (dati relativi al 2014), con il relativo fatturato:
10. Belgio: esportazioni per 149,5 milioni di dollari.
9. Paesi Bassi: 221,1 milioni di dollari.
8. Sudafrica: 353,7 milioni di dollari.
6. Polonia: 441,8 milioni di dollari.
5. Francia: 720,0 milioni di dollari.
4. Cile: 822,3 milioni di dollari.
3. Italia: 975,6 milioni di dollari.
2. Cina: 1.027,6 milioni di dollari. La Cina è il maggiore produttore al mondo di mele)
1. Stati Uniti: 1.088,4 milioni di dollari.
Fonte: insidermonkey.com