"Quest'anno annoveriamo quattro varietà - rivela oggi a FreshPlaza - In realtà sono cinque, però una la stiamo ancora testando. Abbiamo iniziato la raccolta di batate a fine settembre: un grande ritardo dovuto sia alle piogge alluvionali settembrine sia alle temperature estive, con forti escursioni termiche fra giorno e notte. Possiamo dire di aver avuto un'estate mite, i 30 °C si sono superati solo per pochi giorni a cavallo fra giugno e luglio. Questo ha favorito l'ingrossamento di pochi rizomi che hanno portato ad avere, in ogni caso, pezzature buone ma una resa con molta probabilità inferiore".
Quest'anno l'azienda ha aumentato la superficie destinata alla batata, portandola a 20 ettari. "La richiesta attuale - continua il produttore - è molto alta. Tuttavia la produzione complessiva è inferiore allo scorso anno e di scarsa qualità, in quanto in molti casi la buccia delle batate sia rosse sia bianche risulta essere macchiata a causa delle intense piogge di settembre".
Come il resto della produzione aziendale, anche la batata viene commercializzata tramite una ditta terza. La produzione è destinata all'Europa, in particolare ai Paesi scandinavi. L'azienda tarantina ha sempre coltivato in regime biologico.