Contadinner prepara le valigie: VaZapp alla Luiss di Roma per la cena che non c'era
Finalmente rivelata la location della prossima "cena che non c'era", che cambia formula per un appuntamento eccezionale. Teatro dell'evento, non una masseria della provincia di Foggia, ma la LUISS - Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli.
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Per l'occasione, gli architetti e i designer di VàZapp hanno progettato un anfiteatro realizzato con le balle di fieno che accoglierà le storie di vite e di futuro dei protagonisti della serata. Con loro anche altri 3 partecipanti d'eccezione, il ministro dell'agricoltura, Maurizio Martina, il governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano e il direttore generale della LUISS Giovanni Lo Storto.
Oltre 80 i partecipanti alla cena, rappresentanti istituzionali e non. Ad accoglierli una mostra fotografica che racconta, attraverso le immagini, il percorso delle #Contadinner.
Il prestigioso Ateneo capitolino, da sempre attento alle prospettive del settore agricolo non poteva non sposare i progetti dell'Hub rurale VàZapp. Dall'incontro tra le due realtà è nata una partnership che mira ad estendere la best practice delle #Contadinner a tutto il territorio nazionale.
Partner fondamentali della serata saranno "Made in Carcere", il progetto di riabilitazione attraverso il lavoro dei detenuti, creato dalla leccese Luciana Delle Donne e il cuoco contadino più famoso d'Italia, Peppe Zullo.
"Il lavoro di ascolto dal basso che abbiamo avviato con le Contadinner - afferma Giuseppe Savino, fondatore di VàZapp - ha suscitato interesse al di fuori dei confini non solo provinciali, ma anche regionali e l'invito da parte di un Ateneo prestigioso come la Luiss ne è la conferma. Un interesse che dimostra come la strada che abbiamo intrapreso per creare la 'filiera colta' in agricoltura, sia quella giusta. Le nostre Contadinner si sono rivelate lo strumento più utile per l'ascolto delle istanze dei giovani agricoltori, è il momento che diventino un format da replicare sull'intero territorio nazionale - conclude Savino - perché si crei una comunità la cui voce sia un'utile strumento a supporto di chi prende le decisioni a livello nazionale ed europeo".