Conip: la filiera della cassetta in plastica riunita per la sostenibilita' ambientale
"L'idea principale del consorzio - riprende il direttore - è stata quella di mettere insieme tutte le figure più importanti nella filiera delle cassette di plastica, dal produttore ai raccoglitori, dai riciclatori agli utilizzatori, creando in questo modo un sistema a ciclo chiuso". Così il Conip segue tutti gli aspetti legati all'attività di produzione delle cassette in plastica, ne segue la loro raccolta una volta che sono state utilizzate e il loro riciclo.
Il consorzio, che per legge deve raggiungere una certa soglia di riciclo e poter così operare all'esterno del circuito Conai, è arrivato l'anno scorso a riciclare il 73% delle cassette immesse sul mercato attraverso il suo circuito; la raccolta avviene soprattutto nei mercati generali e nei mercati ortofrutticoli (il 90% delle cassette di questo circuito è usata per l'ortofrutta, ndr): "Per quelle che sfuggono alla raccolta - continua De Benedittis - abbiamo siglato un accordo con l'Anci - Associazione Nazionale Comuni Italiani per il loro recupero all'interno della raccolta differenziata".
Parte dello staff Conip. Qui al Macfrut 2016.
Ogni cassetta recuperata viene bonificata e macinata (solo in alcuni casi estrusa) e il materiale di risulta viene utilizzato per produrne delle nuove: ogni nuova cassetta prodotta all'interno del circuito Conip proviene per il 70% da materiale così riciclato.
Ogni azienda all'interno del consorzio è indipendente, ma il Conip ne segue l'attività passo passo, anche sul fronte della ricerca e sviluppo. "Siamo partiti dalla cassa nera, per poi passare a quella colorata e poi a quelle adatte alla movimentazione di merci miste. Ora il catalogo delle aziende associate comprende quasi 100 tipologie diverse di cassette di plastica, ognuna delle quali è stata pensata per una tipologia ben specifica di frutta o verdura".
Lo stand Conip in una passata edizione del Macfrut. Tra le attività del consorzio c'è anche la promozione all'uso delle cassette in plastica.
Il consorzio non vende le cassette, perché appunto ogni azienda è libera ma, riprende il direttore, "ne promuoviamo l'uso per dare al mercato una certezza che i prodotti che contengono sono garantiti e, per farlo, il Conip usa un severo sistema di audit lungo tutta la filiera della cassetta di plastica: cerchiamo di indirizzare le aziende a lavorare in un certo modo".
E in quest'attività di sensibilizzazione anche nei confronti dei propri associati il consorzio eroga anche finanziamenti a quelle aziende che concorrono agli obiettivi e le aiuta ad aggiungere nuove certificazioni qualitative mentre "parallelamente - conclude De Benedittis - svolgiamo anche tutte una serie di attività di prevenzione come ad esempio la riduzione dei pesi delle confezioni, la valorizzazione della materia prima seconda, incentiviamo i consorziati all'innovazione tecnologica e al risparmio energetico, tant'è che oggi molti usano macchine ibride meccanico-elettriche e svolgiamo iniziative formative rivolte alle aziende".
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