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Coop. Sant'Orsola: raddoppiare la produzione di piccoli frutti in Italia ampliando il calendario

"Il nostro progetto consiste nel raddoppio dei volumi produttivi della cooperativa per rispondere a un esponenziale interesse da parte del mercato per l'offerta di piccoli frutti". Così dichiara a FreshPlaza Matteo Bortolini, direttore della cooperativa trentina Sant'Orsola, nel prospettare i futuri progressi dell'azienda, che includono anche la costruzione di un nuovo stabilimento entro la fine del 2018, per il quale il Cda e l'assemblea dei soci hanno approvato uno stanziamento di circa 28 milioni di euro.


Sopra: Matteo Bortolini con Sara Bellini, responsabile comunicazione, a Fruit Logistica 2015. Sotto: un rendering di dove sarà ubicato il nuovo stabilimento.



Per ottenere l'aumento di produzione e ricorrere sempre meno all'importazione di frutta controstagionale, la cooperativa Sant'Orsola di Pergine Valsugana (TN) ha avviato, già da qualche anno, investimenti colturali nel Sud Italia, prima in Calabria, successivamente in Sicilia. Per quanto riguarda l'Isola, sono già in produzione 15 ettari di lampone con le varietà selezionate da Sant'Orsola.



"In particolare, la Vajolet sta dando soddisfazione sia in termini di pianta sia di frutto - specifica Bortolini - Inoltre abbiamo in Sicilia un ettaro e mezzo destinato a mirtillo, cui se ne aggiungeranno altri quattro, che entreranno in produzione nell'inverno 2017/18".



L'investimento si è ampliato anche alle more, con varietà storiche come la Lochness: l'obiettivo in ogni caso è quello di completare il ciclo di offerta del prodotto nazionale con le produzioni precoci siciliane che cominciano già a marzo e proseguono fino a maggio/giugno, sovrapponendosi in parte alle produzioni calabresi, cui seguono infine quelle trentine. Ad oggi, la produzione di origine meridionale vale per un 30% sul totale offerto dalla cooperativa.



Un ricco assortimento di prodotto
Il portafoglio di bacche e frutti rossi di Sant'Orsola è molto ricco e variegato, comprendendo fragola, lampone, mirtillo, mora, ribes bianco e rosso, uva spina, fragolina, ciliegia e, come new entry, il baby kiwi, per il quale sì è ancora nella fase di selezione delle varietà che meglio si adatteranno ai territori produttivi.



Del resto, la selezione varietale è uno dei degli asset fondamentali della cooperativa: la parte principale la fa il lampone, sul quale sono in stadio di selezione avanzata diverse cultivar, con prove di coltivazione direttamente presso aziende socie di Sant'Orsola. In fase di completamento anche il percorso relativo alla selezione varietale nella fragola.


Baby kiwi

Oltre a raccogliere prodotto, però, un ruolo importante è giocato dalla presentazione dello stesso: se la classica vaschetta da 125 grammi rimane lo standard, a essa si affiancano anche confezioni più grandi, da 200 o 300 gr.; oppure monoporzioni in bicchierino d 100 grammi, di facile portabilità.



"Grande consenso - ci spiega la responsabile comunicazione Sara Bellini - si registra per la confezione tripartita, vista come un vero e proprio pacco-dono e una festa per gli occhi, dove il prezzo passa decisamente in secondo piano e non viene percepito come un ostacolo all'acquisto".



L'agricoltura è condivisione di territori e creazione di risorse
Bortolini: "Da due anni abbiamo anche implementato nuove tecniche agronomiche, volte alla sostenibilità ambientale. Tra di esse, le coperture svolgono oggi un ruolo fondamentale e stiamo convintamente promuovendole, anche effettuando sperimentazioni per ridurne l'impatto paesaggistico. Nel 2017 saranno inoltre sperimentate nuove tecniche per il monitoraggio delle produzioni sotto tunnel".



Per quanto riguarda il futuro stabilimento, Bortolini specifica che esso diventa uno strumento per gestire una produzione ampliata da parte di una base sociale in crescita. Tanto per fornire qualche cifra, si passerà dagli attuali 1200 metri quadrati di oggi ai 4mila previsti per il nuovo impianto di lavorazione.


Un rendering del futuro stabilimento. In quello attuale proseguiranno le lavorazioni per la realizzazione dei prodotti trasformati.

"Ci servirà più spazio e dovremmo anche guardare a ulteriori mercati di vendita oltre a quello italiano, che oggi rappresenta la nostra principale destinazione commerciale". Le esportazioni nell'anno 2015 hanno infatti interessato solo il 7% della produzione.



L'impegno della cooperativa ha una notevole valenza economica e di creazione di nuovi posti di lavoro sul territorio, il tutto nell'ottica della rinnovata filosofia aziendale che ha volutamente posto l'accento sulla produzione invece che sulla mera commercializzazione. A marzo 2015, la Cooperativa Sant'Orsola aveva infatti deciso di rinnovare il proprio logo, accompagnandolo con il nuovo pay off, che recita: "Piccoli produttori, grandi sapori".

Per ulteriori informazioni:
Sant'Orsola Soc. Coop. Agricola
Sara Bellini
Via Lagorai 131
38057 Pergine Valsugana (TN)
Tel.: (+39) 0461 518170
Email: [email protected]
Web: www.santorsola.com
Facebook: www.facebook.com/CoopSantOrsola