Ivo Piombini, fondatore e presidente di Nuova Sima, società specializzata nella produzione di automazioni e impianti per ceramiche, gestisce una azienda agricola di 36 ettari a Casinalbo di Formigine.
"Ho intrapreso questa coltura – spiega Piombini - una decina di anni fa. E inizialmente non tanto per la produzione di amarene, che nel mercato ortofrutticolo rappresentano pressoché una nicchia, quanto per avere una tipologia arborea che, durante tutto l'anno, mi garantisse una gradevole stagionalità. Le piante di amarene, infatti, presentano bellissimi colori: il bianco nel periodo di fioritura, il rosso e il verde nel periodo di maturazione del frutto e sfumature di rossi, gialli e marrone nel periodo autunnale".
"Naturalmente, nel corso degli anni, mi sono poi occupato anche della produzione, che oggi è arrivata ad oltre 40 tonnellate. Attualmente posso contare su 1.200 piante tradizionali, ma c'è pure un'altra iniziativa molto interessante in atto. Tre anni fa ho intrapreso insieme al Dipartimento di Scienze Agrarie dell'Università di Bologna un progetto-pilota - primo in Italia - per la produzione di una nuova varietà di amarena con un innovativo sistema di coltivazione. Il nuovo frutteto utilizza impianti pedonali, ovvero a misura d'uomo, con gestione dell'albero completamente da terra. Tutte le operazioni colturali, dalla potatura alla raccolta, sono svolte senza l'uso di scale o di carri".
Panoramica del nuovo ceraseto sperimentale alla III foglia realizzato da Università di Bologna presso l'azienda agricola Piombini.
Innovazione anche nel sistema di raccolta: il prototipo che sta per essere realizzato prevede un modello di raccolta con macchine scavallatrici il filare, tipo vigneto o oliveto e un sistema di scuotimento innovativo che agisce in continuo, senza soste, durante l'avanzamento, migliorando l'efficienza della raccolta e riducendo al minimo i danni alle piante.
"Dalla mia esperienza in azienda su impianti tradizionali ho potuto constatare che la raccolta meccanica con scuotitori crea alla lunga danni diretti e indiretti irreversibili a livello del tronco, a causa degli urti dei mezzi meccanici e allo scortecciamento provocato dalla pinza scuotitrice. Nel tempo si perde efficienza nell'impianto e ne viene limitata la durata".
Parte delle amarene prodotte presso l'azienda Piombini vengono utilizzate per la preparazione di specialità culinarie secondo ricette tradizionali: a sinistra, le Amarene fritte e a destra l'Amarenino del Rio. |
L'idea è quella di realizzare un ceraseto a duplice attitudine, ossia un impianto a taglia contenuta dove sia possibile raccogliere meccanicamente le amarene e, al tempo stesso, optare per una raccolta manuale a seconda della destinazione del prodotto. "I nostri clienti - prosegue l'imprenditore - ci chiedono per lo più amarene raccolte manualmente, a frutto integro e senza ammaccature. Le amarene vengono infatti raccolte a mano, lavate e messe in cella frigorifera per rassodare il frutto e agevolarne la denocciolatura, che viene effettuata con un apposito macchinario".
"Una volta denocciolate, vengono utilizzate dai clienti per la realizzazione di confetture basate su ricette familiari. Per quanto riguarda il laboratorio aziendale, le amarene denocciolate vengono cotte in padella a fiamma libera e utilizzate per due specifiche preparazioni: una con pochissimo zucchero aggiunto ideale per crostate e per essere mangiata assieme a gnocco e tigelle e l'altra, un po' più zuccherata, per essere servita con il gelato. Con l'amarena intera, non denocciolata, viene anche prodotto un liquore digestivo moderatamente alcolico, ottenuto per infusione, denominato Amarenino del Rio".
Caratteristiche chimico-fisiche dei frutti del nuovo genotipo di amarena (denominato "Rio Cerca") in fase di sperimentazione in impianti pedonali presso l'azienda Piombini a Casinalbo di Formigine (Mo).
Questa esperienza servirà anche per testare una nuova varietà di amarene. L'Università di Bologna, infatti, insieme alla Cornell University (USA) ha selezionato una tipologia di amarena con caratteristiche del frutto interessanti sia per il mercato fresco che per la trasformazione.
"La nuova varietà + continua Piombini + è stata denominata "Rio Cerca" dal nome del rio che scorre nella mia proprietà; viene coltivata per produrre un'amarena del tutto naturale ma grande come un durone e dalla polpa più consistente. L'ideale, insomma, per composte e marmellate, che presto dovrei produrre anche nel laboratorio che sto per realizzare in un fabbricato di mia proprietà. Comunque, il valore aggiunto finale di questa operazione rimane lo sviluppo di nuovi modelli di produzione e di consumo sostenibile, con interventi sulla riduzione degli impatti ambientali, sociali ed economici e promuovendo la domanda di prodotti salubri e di alta qualità, servizi e tecnologie ambientali innovative".
Di questo ed altro si parlerà al primo Convegno internazionale sulle amarene che si terrà nella mattinata di domenica 4 giugno 2017 al Castello di Formigine (MO) (Cfr. precedente articolo). Nel pomeriggio a Casinalbo presso Ca del Rio Resort la quinta edizione di Amarenando organizzata dalla Proloco locale. La festa inizierà alle 15 e si protrarrà sino alle 20 con divertenti attività, come i giochi di un tempo per bambini e genitori, danze contadine, passeggiate tra i filari e visita ai somarelli, una ricca merenda per tutti e una passeggiata tra i filari di amarene.
Clicca qui per scaricare la locandina del convegno.
Il convegno è ad ingresso libero, ma è gradita la prenotazione:
Comune di Formigine (MO): 059 416333
Email: [email protected]
Web: www.ciliegio.unibo.it