Cso Italy presenta i mercati del prossimo futuro all'Asia & Middle East Conference di Macfrut
Il tema dell'apertura di nuovi mercati è di fondamentale importanza per il settore ortofrutticolo italiano che è leader di produzione nel mondo ma anche forte esportatore. La crescita dell'export ortofrutticolo che attualmente rappresenta, secondo dati Fruitimprese relativi al 2016, ben il 14% del l'intero export agroalimentare italiano è determinata anche e soprattutto dall'ampliamento dei mercati di sbocco con prodotti ad elevata conservabilità come kiwi, mele, pere e agrumi.
"Stiamo assistendo ad una maggiore reattività da parte delle Istituzioni, impegnate attivamente su questo fronte - commenta Rubbi - Occorre far sì che l'Unione Europea venga percepita come single entity in modo da avviare contrattazioni comuni a tutti i Paesi. Serve un coordinamento europeo per negoziare le stesse condizioni concertate tra i diversi Paesi Membri, soprattutto quando un Paese Terzo vuole negoziare con i singoli Stati Membri".
Ad oggi, secondo le indicazioni di CSO Italy la situazione dell'apertura dei mercati asiatici vede la Cina in procinto di avviare l'ingresso degli agrumi italiani dopo 8 anni di negoziati con la conclusione del protocollo agrumi avvenuta a metà febbraio 2017. Sempre per la Cina dovranno essere presi in esame congiuntamente i dossier mele e pere anche se ancora le Autorità cinesi non hanno confermato questa disponibilità.
Per il mercato del Giappone il protocollo kiwi è in fase di lavorazione e mancano solo parte delle prove sperimentali per dimostrare l'efficacia del cold treatment contro la ceratitis capitata. Per quanto riguarda gli agrumi il protocollo relativo al Giappone è valido solo per le varietà moro, sanguinello e tarocco.
Sul Vietnam si sta lavorando sui protocolli di mele, kiwi e pere. Per quanto riguarda Taiwan attualmente è in fase di negoziazione il dossier mele ed è aperto l'export di kiwi giallo e verde. Per l'India è possibile l'esportazione di mele e pere, drupacee, uva da tavola, kiwi e agrumi.
Il processo di apertura dei mercati è estremamente lungo e complesso anche a causa di requisiti richiesti dai Paesi di importazione che spesso pretendono un iter di applicazione delle procedure opaco e quindi di non facile attuazione. In questo contesto, diventano sempre più indispensabili le parole trasparenza e reciprocità.