Negozi fisici vs e-commerce: i consumatori raffinano il concetto di shopping experience
Sembra che gli Inglesi non si siano ancora stancati dello shopping online: le vendite crescono di oltre il 15% su base annua. Come si legge su businessinsider.com, le persone possono acquistare mobili dal salotto di casa, ordinare un nuovo paio di scarpe dal loro ufficio o un'altra confezione di rasoi quando li hanno terminati. Quando l'accesso ai beni diventa così semplice, perché i consumatori dovrebbero investire tempo e fatica per andare a fare shopping?
Anche se l'e-commerce continua a crescere, i consumatori stanno raffinando il loro concetto di shopping experience. Stanno ripensando al modo in cui vogliono usare i diversi canali di acquisto. Ogni tanto vogliono farlo online e ogni tanto in un negozio vero. E i negozi cambiano, adattandosi.
Tesco ha iniziato a inserire i bar Harris+Hoole nei suoi negozi più grandi per combattere il declino della grande spesa settimanale. Similmente, Sainsbury's ha acquisito il rivenditore per corrispondenza Argos e ha iniziato a offrire agevolazioni nei propri negozi per dare ai clienti un altro motivo per entrare.
La situazione in Italia
Segni positivi per lo shopping online in Italia: in questo 2017 continuano infatti ad aumentare sia i consumatori che scelgono di avvalersi degli acquisti via web sia le imprese attive in questo comparto. Secondo le ultime stime, il commercio elettronico in Italia dovrebbe crescere del 16% alla fine dell'anno, portando il valore complessivo del comparto a superare i 23 miliardi di euro.
Un esempio: per gestire la logistica delle vendite online, declinate nel modello click-and-collect, Il Gigante, leader della Gdo nel Nord Italia e specialista del fresco, ha scelto di adottare una soluzione ancora relativamente poco diffusa tra i retailer del nostro territorio, creando un dark store ovvero un magazzino ad hoc che serve esclusivamente le vendite del canale e-commerce. Più tipicamente, infatti, in Italia la distribuzione prepara gli ordini provenienti dal canale e-commerce direttamente sui punti vendita, appoggiandosi ai magazzini che li riforniscono.
Come riporta datamanager.it, l'offerta e-commerce de Il Gigante è alquanto sofisticata, se raffrontata ai modelli standard della distribuzione alimentare: i consumatori possono infatti ordinare online non solo i prodotti in scatola e i freschi pre-confezionati dalle case produttrici, ma anche i freschi tagliati, pesati e preparati su richiesta, esattamente come sarebbe possibile fare ai banchi macelleria, pescheria o gastronomia dei vari punti vendita fisici. Mentre i prodotti a peso non variabile vengono preparati direttamente nel dark store, la preparazione di quelli a peso variabile avviene in un punto vendita aperto al pubblico ubicato nei pressi del dark store stesso.
L'accordo tra Google e Walmart
Intanto, però, negli Stati Uniti debutta il sistema che potrebbe rivoluzionare ulteriormente il settore. Agli inizi di settembre, è partita la piattaforma nata dopo l'accordo tra Google e Walmart, pensata per contrastare il dominio di Amazon come principale sito di e-commerce al mondo.
Un'alleanza che intende iniziare le vendite a fine settembre, con il gigante dei supermercati che farebbe da fornitore, e quello internet che si occuperebbe della gestione online delle vendite (cfr. FreshPlaza del 25/08/2017).