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Il punto sulla stagione del Clementine

Good Frutta: orientamento quasi integrale all'export nei Paesi dell'Est Europa

"In termini di volumi registriamo un 30% in più di clementine rispetto allo scorso anno. Per quanto riguarda il Comune, dovremmo cominciare con la raccolta intorno al 22 ottobre, mentre per altre varietà più precoci, come Caffin, si attendono i primi stacchi per il 5 ottobre. Con l'export cominceremo nella prima settimana di novembre; i nostri principali Paesi di destinazione sono Ungheria, Bielorussia, Romania, Ucraina". Così a FreshPlaza Giuseppe Barletta, direttore commerciale della società calabrese Good Frutta.

Barletta rivela una richiesta in aumento di anno in anno da parte dei Paesi dell'Est Europa. "Nel momento in cui inizia la campagna del prodotto italiano, queste nazioni bloccano le importazioni dalla Spagna. Di conseguenza, gli Spagnoli stanno cercando di by-passarci, creando delle società in loco".




"In quattro anni, per via della concorrenza spagnola e non solo, siamo passati da un 99% di commercializzazione sulle piattaforme italiane al 99% di vendita all'estero", commenta il direttore commerciale.

"In questo arco di tempo c'è stata una ripresa dei prezzi sui mercati dell'Est Europa in maniera considerevole. Per fare un esempio: da 0,25-0,35 euro di merce lavorata di piccolo calibro, a prodotti di tutte le pezzature a quotazioni che consentono una remunerazione, dell'ordine di 0,42-0,43 euro".




A livello nazionale, verrà ridotta ulteriormente la commercializzazione. "La situazione in Italia non è delle più floride e il prodotto spagnolo viene preferito a quello nostrano. Dall'anno scorso, si è aggiunta anche l'invasione della merce dal Marocco, e non solo per quanto concerne gli agrumi".

"Da canto nostro, chiediamo un prezzo più remunerativo; la lavorazione dei prodotti nel nostro Paese è ben diversa da quella effettuata in altre nazioni. I costi sono diversi, così come lo è il prodotto. L'Est Europa si orienta su tutte le pezzature, le richieste italiane invece si focalizzano sui calibri 1, 2 e 3".

L'umore dei produttori non è dei migliori. "Pur non essendo partita ancora la stagione, si vocifera di prezzi in campagna non soddisfacenti: 0,25 euro a fronte di un costo di produzione di 0,20 euro. Non voglio immaginare cosa succederà dal 15 novembre in poi, quando entreremo nel clou della stagione".

Secondo Barletta, tocca alle organizzazioni di settore e al Governo italiano trovare le giuste soluzioni, affinché si valorizzi davvero la produzione agrumicola nostrana, soggetta a standard qualitativi ben diversi e ben più rigidi rispetto a quelli richiesti in altre nazioni. "Eppure in Italia si mangiano agrumi spagnoli e marocchini, mentre all'estero preferiscono il prodotto italiano. Ben magra consolazione".

Contatti:
Giuseppe Barletta - direttore commerciale
Email: [email protected]
Good Frutta S.r.l.
C.da S. Nico - Via Marocco, 8
87064 Corigliano Calabro
Tel. +39 0983 80443
Web: www.goodfrutta.it