Cuneo: presentazione al Sana del progetto denominato Batata Buona
Gli esemplari esposti, prodotti dall'azienda biologica Ceaglio Giuliana di Serra Debora in Bernezzo, fanno parte di un "progetto per la promozione e valorizzazione della Batata nelle Terre Miti della bassa Valle Grana di Cuneo (Caraglio, Bernezzo, Cervasca)" denominato "Batata Buona".
Questo progetto è nato a seguito di sei anni di prove di coltivazione in loco (Caraglio) con ottimi risultati produttivi e di qualità; quest'ultima data dalle particolari condizioni pedoclimatiche di questo territorio subalpino. Inoltre ha dimostrato una discreta tolleranza alla carenza idrica.
La batata appartiene alla famiglia delle convolvolacee (Ipomea Batatas) ed è originaria dell'America del Sud. Fu importata in Europa da Cristoforo Colombo assieme alla patata e al topinambur.
Prove di coltivazione in Piemonte furono intraprese a inizio 1900 presso l'orto botanico di Torino e notizie storiche testimoniano la sua coltivazione, sempre agli inizi del 1900, nel Nizzardo.
La batata è ottima in cucina per il suo gusto delicato e, se cotta, sprigiona lieve sentore di castagna. Da vari studi, è considerata utile alleata del benessere del nostro organismo, perché contiene sostanze antiossidanti (antiaging), vitamine e sali minerali.
Ma, di più, il CNR (Centro Nazionale di Ricerche) di Padova e l'Università di Vienna pare abbiano accertato la presenza, specialmente nella buccia rossa della batata (per cui sarebbe meglio consumarla cruda e con la stessa buccia, in gradevoli insalate), del Cajapo, una sostanza in grado di ridurre la glicemia e il colesterolo (risultati pubblicati su Diabetes Care). Inoltre apporta benefici nella cura all'ipertensione.
Il fatto di poterla coltivare in areali nazionali, con qualità originali e tracciabilità molto corta, apre nuove e interessanti prospettive oltre che opportunità economiche nel settore rurale locale, della filiera agro commerciale e in quella della trasformazione.