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Castagno, le strategie sulla difesa

Il castagneto professionale deve essere gestito secondo alcuni criteri che, se rispettati, favoriscono la difesa contro i principali parassiti quali cinipide, cidie e balanino. Se ne è parlato alcuni giorni fa durante il Convegno europeo sulla castagna (cfr. FreshPlaza del 15/09/2017) alla presenza di tecnici e operatori provenienti da tutto il mondo.



"Al di là dei singoli parassiti - ha detto l'esperto Alberto Alma - occorre gestire il castagneto in maniera professionale. La potatura invernale è consentita, ma l'indicazione è quella di non distruggere il materiale di potatura con galle secche, ma accatastarlo e conservarlo in castagneto per almeno due anni, consentendo lo sfarfallamento anche degli individui di T. sinensis diapausanti".



La potatura verde è sconsigliata per evitare la rimozione delle galle fresche di D. kuriphilus all'interno delle quali T. sinensis ovodepone. L'uso di agrofarmaci è sconsigliato durante il volo degli adulti di T. sinensis per l'accoppiamento e la ovodeposizione. Anche l'inerbimento va mantenuto e ne va favorita la fioritura.



"Per contrastare le varie cidie - ha detto Alma - si possono effettuare interventi con insetticidi, di origine naturale o di sintesi, ma la cosa importante è non eseguirli in maggio quando il volo degli adulti della cidia Pammene fasciana si sovrappone in parte con quello degli adulti di Torymus Sinensis". Ma anche il metodo biologico sta dando risultati apprezzabili in diverse declinazioni. Si usano trappole, confusione sessuale con diversi tipi di dispenser (cfr. FreshPlaza del 7/06/2017).



Un insetto fastidioso per la castagna, le cui larve si nutrono del seme, è il balanino. Per la difesa prima di tutto occorre mettere in atto metodi meccanico-fisici di lotta: raccogliere e distruggere le castagne cadute e non forate; castagne raccolte nelle ricciaie con superficie in cemento per successiva disinfestazione; termizzazione in acqua calda (45 minuti a 50°C); trattamento in acqua fredda (per 5-8 giorni).