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I Consorzi sono come cooperative. L'Inps non puo' fare differenze

I Consorzi sono paragonabili alle cooperative e, per evitare disparità, hanno diritto allo stesso trattamento anche in termini di previdenza Inps relativi ai collaboratori. Questo uno dei concetti che il 26 settembre la Corte di Appello di Bologna, con due importanti sentenze, ha chiarito nell'ambito dell'inquadramento previdenziale delle Spa consortili.



Con tali pronunce la Corte, accogliendo le argomentazioni giuridiche delle Società consortili coinvolte nei giudizi (assistite dagli avvocati Gualtiero Roveda, Andrea Sirotti Gaudenzi e Carlo Zoli), ha accertato e dichiarato che le SPA consortili società agricole, costituite da soli agricoltori, appartengono ai fini contributivi al settore agricoltura Cooperative agricole L. n. 240 del 1984 di tipo industriale "Tipo ditta 18", in luogo di quello contestato di "Tipo ditta 14", attribuito dall'Inps alle Imprese interessate ai giudizi cui si riferiscono i provvedimenti giudiziali.

La sentenza è stata accolta con particolare soddisfazione da Fruitimprese. "Tali società - si legge in una nota a firma di Giancarlo Minguzzi, presidente di Fruitimprese Emilia Romagna - costituiscono consorzi di imprenditori agricoli che non perseguono scopo di lucro, ma uno scopo consortile–mutualistico. Il legislatore del codice civile è stato chiarissimo nel consentire a un consorzio di funzionare come una società commerciale (organi sociali, divisione del capitale, ecc.) con il vincolo di non poter perseguire scopo di lucro".

"Per quanto esposto - conclude Minguzzi - le sentenze della Corte d'Appello di Bologna rimuovono un ostacolo di rilievo all'aggregazione dei produttori agricoli e consentono di superare la situazione di disagio determinata dall'Istituto previdenziale che ostacolava gli interessi e lo sviluppo del settore agricolo".