Come la coltura di melograno puo' diventare un insuccesso: i fattori da non sottovalutare
Qui di seguito, riportiamo la sua testimonianza: "Considerato che ancora oggi il melograno viene indicato come una coltura che può risolvere i problemi di vaste aree, vorrei condividere con voi la mia esperienza, con il solo obiettivo di stimolare qualche riflessione in più in colleghi coltivatori, tecnici divulgatori ed organi di informazione".
"Nell'anno 2014 ho messo a dimora circa 1400 piante di melograno di varietà molto pubblicizzate e coperte da royalty: purtroppo c'erano dei fattori che non avevo considerato".
"Non avevo valutato quante giornate/ettaro servissero per le varie potature, legature, spollonature, diradamento dei frutti, ecc; non avevo valutato le fitopatie e le problematiche di questo frutto (nel 2016 il 50% di frutti colpiti da marciume e muffa grigia, nel 2017 il 50% di frutti spaccati); non avevo valutato i problemi di acclimatamento (il 30% di piante di una varietà morte nel 2016 a causa delle basse temperature); non avevo valutato il fabbisogno idrico di piante baulate nonché la frequenza di irrigazione (turni di 4 ore ogni 2/3 giorni); non avevo valutato quanti anni occorrono per raggiungere la produzione di 300/350 quintali promessi (15 ql per ettaro nel 2016 e 30 nel 2017); non avevo valutato che il prezzo di vendita è ben lontano da 1 euro al kg pubblicizzato (0,50/0,60 per frutti di 1° scelta)".
"Risultato finale, oggi ho iniziato ad espiantare il miracoloso melograno per sostituirlo con un bistrattato ciliegeto coperto".
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Giuseppe D'Onghia
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