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La tecnologia sposa la tradizione e diventa innovazione

Cedro sotto serra fotovoltaica: una realta' calabrese che piace agli israeliani

Mille anni fa i cedri crescevano sotto stuoie di paglia e teli ombreggianti, adesso il frutto dell'albero più bello germoglia in serre fotovoltaiche. La tecnologia sposa la tradizione e diventa innovazione. "E' questo uno dei settori su cui ha scommesso EF Solare Italia - primo operatore italiano nel fotovoltaico - portando avanti un progetto che non solo genera vantaggi in qualità di produzione di energie rinnovabili ma anche nelle innovazioni introdotte ai processi agricoli" dichiara a FreshPlaza Antonio Lancellotta.

"Lavoriamo con due aziende agricole, Sybaris Greenhouse e Lao Greenhouse. Quest'ultima si occupa in particolare della coltivazione di cedri nella cosiddetta Riviera dei Cedri, sul Tirreno cosentino. Si coltivano sotto serra fotovoltaica circa 3.000 piante di questo agrume, alle quali se ne aggiungono altre 11.000 di limoni divisi tra le due aziende agricole sulla costa jonica e tirrenica. Nell'area jonica calabrese invece siamo presenti a Cassano allo Ionio e a Villapiana. Complessivamente coltiviamo su circa 26 ettari forniti di serre fotovoltaiche, per una potenza installata di oltre 18 MW e 26.000 MWh annui prodotti in media".




"Possiamo dire che, a tre anni dalla nascita del progetto, anche lo scetticismo dei più tradizionalisti è stato superato dai fatti. Nelle serre fotovoltaiche vengono utilizzate tecniche agronomiche che permettono il monitoraggio costante delle fasi fenologiche delle piante e che garantiscono tempestività degli interventi colturali in sinergia con la produzione di energia rinnovabile da fonte fotovoltaica. I risultati produttivi ottenuti sono da considerarsi soddisfacenti in relazione agli altri parametri".

Si tratta quindi di un'innovazione che sta riguardando anche il processo agricolo tout court e il suo miglioramento. Le indagini svolte hanno, infatti, portato a risultati molto interessanti, ad esempio sui consumi idrici. Il fabbisogno idrico annuo delle colture sotto le serre fotovoltaiche è notevolmente più basso rispetto al pieno campo, grazie alla riduzione dell'evapotraspirato: 1 milione di litri per ettaro contro i 6 milioni nel caso di coltura all'aperto. "Possiamo dire di essere entrati in una nuova era di processi agricoli, con una grande attenzione anche alla salvaguardia dell'ambiente" aggiunge Antonio.

"E' stata, in particolare, la collaborazione con l'azienda israeliana Netafim, specializzata in irrigazione e fertirrigazione innovativa, che ci ha permesso di misurare i migliori risultati nel risparmio idrico in coltivazioni arboree, quali appunto gli agrumi: in un anno abbiamo registrato un risparmio idrico di circa 5 milioni di litri per ettaro".

Ma i vantaggi di questo tipo di colture sono anche altri. "Una maggiore stabilità per la manodopera (che lavora per oltre 180 giorni l'anno). Attualmente Lao e Sybaris Greenhouse sono tra i primi cedricoltori della zona e anche altri produttori locali mostrano sempre più interesse per questo nuovo sistema di coltura - continua Antonio - In questo modello ormai credono anche gli investitori, e il sole per fortuna è dalla nostra".

"Però le serre ci permettono anche di controllare gli effetti del clima. Nell'ultimo anno c'è stata una gelata sulla Riviera dei Cedri, che non si verificava da circa 70 anni. La Lao Greenhouse ha contribuito al mantenimento della tradizione di questo antico agrume tramite la concessione gratuita ai cedricoltori locali dei rami da talea di cedro. Quelli in campo, purtroppo, sono andati distrutti, mentre quelli sotto le serre sono riusciti a sopravvivere".

Nel corso degli anni, Lao e Sybaris Greenhouse hanno svolto un'intensa attività di sperimentazione grazie all'ausilio di agronomi qualificati, in collaborazione con l'Università della Calabria e con il supporto della Netafim. I risultati delle sperimentazioni eseguite hanno dato origine a dei protocolli di coltivazione, che possono essere utilizzati sia per la pratica di altre coltivazioni in ambienti similari sia per il trasferimento delle medesime coltivazioni in zone del Paese aventi analoghe caratteristiche pedoclimatiche.

L'innovazione che si sperimenta nelle serre fotovoltaiche di EF Solare Italia non riguarda, quindi, solo la parte elettrica, ma anche quella agricola: "tutte le fasi fenologiche delle coltivazioni possono essere gestite da remoto, con un click".

Tra i progetti futuri, nuove serre di EF Solare Italia da destinare alla produzione di uva e kiwi, in Centro Italia. "Inoltre - spiega Antonio - vorremmo avviare un dialogo costruttivo con chi più di tutti in Europa si occupa del comparto delle serre agricole, ossia gli olandesi. Puntiamo, quindi, a consolidare e sviluppare progetti sul territorio italiano, con un occhio fuori confine".




L'innovazione non dimentica però la tradizione. Alcuni cedri vengono coltivati conciliando le metodologie tradizionali con quelle sperimentali al fine di mantenere viva la tradizione millenaria, che ha come protagonista il cedro sacro raccolto dai rabbini. E non è un caso se rabbini di tutto il modo, ogni estate, si danno appuntamento a Santa Maria del Cedro e insieme ai contadini del posto selezionano uno a uno i migliori cedri per la festa delle Capanne ("Sukkoth").

Tali rabbini selezionatori, a loro volta, distribuiscono poi i cedri in tutto il mondo. "Alcuni ebrei anziani - conclude Antonio - incontrati per caso in un viaggio con mio padre negli Stati Uniti conoscevano proprio Santa Maria, una piccola comunità di 5.000 abitanti cuore della Riviera dei Cedri, perché avevano acquistato i cedri puri della Calabria".

Contatti:
Antonio Lancellotta
EF Solare Italia
Cell.: +39 340 6208559
Email: [email protected]