Per la stagione 2018/19, Italfrutta di Manno punta a implementare la commercializzazione di banana e di zucca oltre che in Italia anche all'estero. "Dopo il recente lancio del nuovo marchio con il nome di famiglia (Di Manno), stiamo facendo alcuni esperimenti di produzione di zucca con una nostra base produttiva in America Centrale, più precisamente a Nicoya, un distretto della Costa Rica, capoluogo dell'omonimo cantone, nella provincia di Guanacaste. In questa regione bellissima, con la popolazione più longeva del mondo, dove si vive in pace e senza un esercito permanente, abbiamo costituito una filiale commerciale che a marchio Di Manno Fuit commercializzerà dal prossimo aprile frutti di nostra produzione"
E' quanto dichiara a FreshPlaza Stefano di Manno, responsabile commerciale di Italfrutta di Manno Srl, azienda con oltre 30 anni di storia.
"Abbiamo fatto investimenti importanti, in vaste aree con terreni presi in affitto proprio a Nicoya, area particolarmente vocata all'agricoltura. Qui inizieremo a produrre a zucca. Le varietà che abbiamo deciso di impiantare sono: la Delica, varietà ibrida che risulta oggi tra le più utilizzate in Italia grazie alle sue qualità gastronomiche (dolce e poco filamentosa) e la classica zucca francese di colore giallo-arancione, un ortaggio che può raggiungere grandi dimensioni, molto apprezzata dagli Italiani".
Sul mercato delle banane
"Sebbene l'assortimento dei nostri prodotti ortofrutticoli a marchio sia ampio – sottolinea Stefano - abbiamo deciso di puntare molto anche sul segmento delle banane. Ad oggi è il prodotto proveniente dell'Ecuador a dominare il mercato, ma anche Costa Rica, Colombia, Guatemala e Repubblica Domenicana sono Paesi d'origine molto importanti".
"Siamo convinti che le banane prodotte in Costa Rica siamo in assoluto le migliori, circostanza suffragata anche dal record nelle esportazioni del Paese nel 2017. Una certezza che abbiamo potuto appurare proprio sul campo con la costante presenza in quei luoghi dove seguiamo le produzioni con l'obiettivo di ottenere un prodotto al top delle sue potenzialità. Per quanto riguarda i tempi di percorrenza del frutto, impiega circa 17-18 giorni per arrivare a destinazione. Sono certo anche del fatto che, a parità di maturazione, le banane costaricane sono superiori al confronto con quelle prodotte in Ecuador, soprattutto per il gusto più dolce e meno legnoso".
"Nel dettaglio, al momento il mercato delle banane è costante. Noi commercializziamo tutto l'anno, anche se il picco delle vendite si colloca tra metà marzo fino metà maggio, periodo in cui comincia a scarseggiare la frutta italiana di maggior consumo come kiwi, mele e pere. Al momento i prezzi all'ingrosso si aggirano intorno a 1 euro al Kg, quotazioni che per la media del periodo sono discretamente alte per arrivare a scaffale mediamente a 1,50 al Kg con frutti di pezzatura extra premium a partire da 21 cm"."Importiamo - sottolinea Stefano - dalla Costa Rica annualmente 400mila casse di banane l'anno che distribuiamo nel mercato interno: siamo presenti dal centro al nord Italia grazie alla logistica del MOF, il Centro Agroalimentare all'Ingrosso di Fondiv(LT). Contiamo di commercializzare banane di nostra produzione a marchio "Di Manno" anche sui mercati esteri a partire da aprile 2018, quando saranno disponibili le prime produzioni in Costarica, dove faremo la nostra parte in un Paese oggi tra i leader mondiali per volume, qualità e produttività. Una nuova sfida cui ci stiamo preparando, consapevoli che occorre essere molto preparati per competere sui mercati internazionali".
"Al momento, in generale sui mercati c'è poca frutta da importare e il mercato è abbastanza pulito, cioè con pochi quantitativi di prodotto perché a causa dell'eccessivo abbassamento delle temperature che - dal gennaio 2017 si è protratto fino ad aprile dell'anno scorso - molta frutta si è danneggiata, con la conseguenza che non abbiamo grossi quantitativi di prodotto nelle celle frigorifero. Tutto ciò sta favorendo il consumo di banane, sebbene anche per questo frutto c'è stato un calo produttivo dovuto sempre al clima rigido che si è registrato in Centro America nei mesi di novembre-dicembre 2017. Una circostanza che ha determinato un ritardo della fioritura delle banane con relativo calo di produzione e con frutti di piccolo calibro".
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