'Evitiamo che l'avocado diventi un prodotto di lusso'
I dati non lo smentiscono. Ad esempio, il mercato europeo è cresciuto del 17% lo scorso anno. L'europeo medio consuma circa un chilogrammo di avocado all'anno. Nonostante la rapida crescita del mercato, questo consumo impallidisce se confrontato ai tre chilogrammi medi consumati dagli americani. Greg fa riferimento alla differenza tra gli scandinavi, che consumano in media dai 2 ai 2,5 chilogrammi a persona, e i tedeschi, che sono molto indietro con solo 600 grammi. "La Germania è un mercato di oltre 80 milioni di consumatori, per il quale si prevede sicuramente una crescita". Anche nell'Europa orientale, sono stati registrati dati di crescita a cifra doppia.
La stessa tendenza vale per altri continenti. Negli Stati Uniti, lo scorso anno è stato consumato il 15% in più di avocado ed anche il Medio Oriente è un mercato promettente. Tuttavia, dati di crescita davvero impressionanti li registriamo in Asia. In Giappone, il mercato è cresciuto dell'otto per cento. E' basso rispetto ad altri Paesi, ma l'alto reddito dei giapponesi lo rende un mercato interessante. Nella Corea del Sud, il consumo si sarebbe triplicato e la Cina, dove il mercato è ancora agli inizi, ha importato più del 30% di avocado rispetto al 2016. Il subcontinente indiano è un mercato finale con un forte potenziale. L'anno scorso, per la prima volta, il Perù ha esportato in India. Il mercato cinese non è attualmente aperto ai sudafricani, ma ci stanno lavorando.
Carenza di alberi di avocado
Se confrontiamo questa decisa tendenza con l'ambizione di crescita della Halls, otteniamo un quadro positivo considerato l'aumento esponenziale dei consumi. L'azienda sudafricana ha come obiettivo l'ampliamento della propria area di produzione, di 250 ettari all'anno, per i prossimi tre-cinque anni. Per raggiungere questo obiettivo, ora la Halls, insieme alla Du Roi, ha sviluppato la propria arboricoltura clonale per alberi premium per consentire loro di rifornire i soci produttori e le loro piantagioni. Per alcuni dei vivai di alto livello sudafricani, il tempo di attesa può essere fra 8 e 10 anni.
Le prospettive sono ottimistiche per l'attuale stagione sudafricana. Gli effetti della siccità di due anni fa sono scomparsi e la pioggia nell'est del Paese, dove viene coltivata la maggior parte degli avocado, ha dato luogo a cifre positive per la produzione, prevedendo che quella sudafricana sarà superiore del 40% rispetto all'anno scorso. Le aspettative per la produzione della Halls sono più alte, più vicine al 60%, con esportazioni che potrebbero raggiungere circa 1,9 milioni di cartoni. "Questo è il risultato di una serie di fattori - ha spiegato Greg - Da un lato alcuni dei nostri frutteti associati non erano stati irrigati, e pertanto maggiormente colpiti dalla siccità. Le piogge che si sono avute di recente hanno fatto tornare questi frutteti in piena produzione. Oltre a ciò, stanno entrando in produzione anche nuovi impianti, e le rese sono in aumento grazie a delle migliori pratiche agricole".
Gli avocado del Capo allungano la stagione
La maggior parte della produzione di avocado della Halls, si trova nella zona ad est del Paese. "In un futuro molto prossimo la situazione cambierà: abbiamo in programma di cominciare a coltivare nel Capo occidentale" ha spiegato Greg. Con questo passaggio, la Halls non si limita ad espandere la propria area, ma allungherà anche la stagione degli avocado sudafricani. "La regione del Capo ha un clima mediterraneo, paragonabile al clima di Malaga in Spagna. E' un clima completamente diverso dal resto del Paese. La stagione sudafricana dura solitamente da marzo a settembre o ottobre. Con la nuova coltivazione ad ovest del Paese, la Halls vuole allungare la stagione fino a dicembre".
Hass vs avocado a buccia verde
Gli avocado Hass sono molto popolari, ma questo significa che i frutti a buccia verde vengono relegati ancora di più in secondo piano. La domanda delle varietà Fuertes e Pinkerton sta gradualmente diminuendo a favore della domanda di Hass. La Germania è un esempio di questo cambiamento. Cinque anni fa, i consumatori tedeschi sceglievano ancora i frutti a buccia verde e il colore scuro dell'Hass veniva associato ad un frutto ormai marcio. Grazie alle promozioni, questo percezione è cambiata.
La qualità dell'Hass e dell'avocado a buccia verde è simile. L'ascesa dell'Hass è principalmente dovuta alla sua promozione e all'abbondante fornitura, perché Paesi come Perù e Cile sono fedeli a questa varietà. "Il vantaggio dell'avocado Hass è la colorazione della buccia durante la fase di maturazione, quindi verificabile dai consumatori - ha spiegato Greg - Inoltre, un Hass maturo è meno delicato durante il trasporto. I frutti a buccia verde hanno una scorza sottile, quindi si ammaccano più facilmente durante il trasporto".
Sebbene ci siano ancora buoni riscontri, i mercati si stanno chiaramente spostando sempre più verso gli Hass. Ciò si traduce in una sfida aggiuntiva per i coltivatori in Sudafrica dove gran parte della coltivazione è costituita dalla varietà a buccia verde. "Il terreno non è ovunque adatto alla coltivazione di Hass - ha continuato Greg - Per questo motivo, in alcune regioni la resa può essere inferiore, rendendo la produzione di quelle regioni non redditizia, e incrementando la redditività del Fuerte. Questo passaggio non è semplice."
Crescita dei semi di avocado
La vendita al dettaglio in Europa viene fornita da strutture situate nel Regno Unito, in Francia, nei Paesi Bassi e, dall'aprile di quest'anno, in Spagna. Pertanto è necessaria la fornitura per tutto l'anno. Greg ha dichiarato che in futuro è necessaria una propria produzione per l’intero anno. Ecco perché la società non sta solo studiando le possibilità dell'allungamento della stagione in Sudafrica, ma sta anche esaminando le eventuali possibilità in Paesi come Cile, Colombia, Portogallo e Spagna.
"Anche il Kenya è importante per noi - ha affermato Greg - Abbiamo una partnership con Kakuzi, la più grande società di produzione di avocado in Kenya. Nei prossimi otto anni, Kakuzi vuole raddoppiare l'area, dagli attuali 600 ai 1.200 ettari. La stagione si sovrappone parzialmente al Sudafrica e al Perù, ma la loro dura più a lungo".
Considerando i problemi di disponibilità degli alberi, non sorprende che Greg parli della carenza di alberi di avocado come una delle più grandi sfide per il settore. "Abbiamo bisogno di più vivai per fornire alberi di buona qualità. Dobbiamo piantare di più per evitare che gli avocado diventino un prodotto di lusso. I prezzi sono aumentati considerevolmente negli ultimi anni, ecco perché dobbiamo impedire che risultino troppo alti e i consumatori si disamorino di questo frutto". Mentre una cassetta di avocado costava solo 6 euro nel 2014, l'anno scorso il prezzo si è raddoppiato, raggiungendo i 12 euro.
"Siamo orgogliosi che da quest'anno abbiamo la certificazione della Rainforest Alliance, sia per la produzione in Sudafrica che in Kenya - ha concluso Greg - L'anno scorso, la certificazione era stata rilasciata per le produzioni in Kenya. Quest'anno è stato il Sudafrica ad ottenerla, e ora è iniziato anche il processo per ottenere quella peruviana".
Per maggiori informazioni:
Greg Vicherat
Halls
Email: [email protected]
Web: www.halls.co.za
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