Le intenzioni del legislatore sono buone, tuttavia l'adempimento appare particolarmente gravoso per le imprese del settore ortofrutticolo, in ragione dell'elevato numero di rapporti precari instaurati con lavoratori per lo più extracomunitari. Chiediamo all'avvocato Gualtiero Roveda (in foto) consulente di Fruitimprese se c sono novità sull'argomento.
FreshPlaza (FP): Quali sono i nuovi obblighi, in capo al datore di lavoro, relativi al pagamento della retribuzione ai dipendenti?
FP: Per quali rapporti di lavoro scatta l'obbligo di tracciare il pagamento della retribuzione?
GR: Il divieto di pagare le retribuzioni in contanti riguarderà qualunque tipologia di rapporto di lavoro, a prescindere che siano di lavoro subordinato, di collaborazione coordinata e continuativa, o di soci di cooperativa. Restano esclusi, per quanto di interesse, solo i rapporti di lavoro domestico rientranti nell'ambito di applicazione dei CCNL per gli addetti a servizi familiari (colf, badanti, babysitter).
FP: A quali modalità di pagamento si deve ricorrere per essere in regola?
GR: Dal 1° luglio i datori di lavoro o committenti dovranno corrispondere ai lavoratori la retribuzione attraverso banche o uffici postali con uno dei seguenti mezzi di pagamento:
A) bonifico sul conto identificato dal codice IBAN indicato dal lavoratore;
B) strumenti di pagamento elettronico;
C) pagamento in contanti presso lo sportello bancario o postale dove il datore di lavoro abbia aperto un conto corrente di tesoreria con mandato di pagamento;
FP: Le nuove disposizioni riguardano anche gli anticipi sulla retribuzione, ma non quelli di cassa per fondo spese. E' così?
GR: E' corretto. L'Ispettorato nazionale del lavoro, in occasione del 17° Forum lavoro/fiscale organizzato dalla Fondazione studi dei consulenti del lavoro e dal Consiglio nazionale dell'Ordine ha dichiarato che gli anticipi per fondo spese non sono soggetti alla tracciabilità, fermo restando l'obbligo di rendicontazione. Gli anticipi di retribuzione, invece, sono sempre soggetti, in quanto un'eventuale limitazione all'applicabilità del regime di tracciabilità potrebbe dar luogo a comportamenti elusivi, cioè a una frazionabilità in periodi infra mensili della retribuzione per evitare l'assoggettamento all'obbligo.
FP: Quali le sanzioni previste in caso di inosservanza delle nuove disposizioni?
GR: Al datore di lavoro o committente che violerà l'obbligo di effettuare i pagamenti delle retribuzioni con modalità tracciabili sarà applicata la sanzione amministrativa pecuniaria da 1.000 euro a 5.000 euro.