Pertanto, nonostante l'elevato potenziale di crescita delle sue produzioni, l'azienda spagnola ha perso circa il 50% del volume di frutta inizialmente previsto per questa stagione. "Molta produzione è andata direttamente all'industria per la trasformazione in succhi, marmellate e composte, dal momento che non poteva essere venduta fresca. Un anno da dimenticare".
Secondo Andrade, i prezzi non si sono adeguati alla carenza di prodotto, nonostante la buona domanda. "L'offerta in questo settore risulta troppo frazionata. Tanti di noi vendono agli stessi clienti e questo finisce per alterare la realtà del mercato. In un anno come questo, con carenza di frutti, i prezzi pagati sono sembrati quasi più consoni a una situazione di surplus di offerta".
Per quanto riguarda le susine, uno dei principali prodotti dell'azienda, il mercato è diventato più vivace dopo un periodo molto tranquillo, dovuto al fatto che gli operatori commerciali concentrano le loro vendite in poche settimane, non avendo abbastanza capacità di stoccaggio refrigerato.
"E' necessario programmare la campagna delle susine estendendo il calendario commerciale; ecco perché abbiamo fatto importanti investimenti nell'acquisizione di celle refrigerate all'avanguardia - ha concluso l'imprenditore - Con adeguate tecniche di produzione e impianti di stoccaggio, possiamo ottenere frutti con un lunga conservabilità ed esportarli in tutto il mondo".
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