Sono circa 3.750 gli ettari coltivati a fragole in Italia, di cui l’80% in coltura protetta e il restante 20% in pieno campo. Le principali aree che segnano variazioni positive rispetto al 2007 sono Veneto, Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia.
Superfici coltivate a fragola nelle principali regioni produttive italiane
Regione | Ettari 2008 | Andamento rispetto al 2007 |
Campania | 820 | +2% |
Metaponto | +16% | |
Veneto | 700 | +7% |
Calabria | stabile | stabile |
Sicilia | 320 | +9% |
Piemonte | stabile | stabile |
Emilia Romagna | -2% |
In termini di distribuzione varietale, dall’analisi della base sociale del CSO, si osserva nel Veneto un avanzamento della varietà Eva, ora al 20% degli impianti totali, Irma sale dall’8% al 12% e Antea è salita dall’1% al 4%.
Si mantiene costante la presenza della varietà Roxana stabile al 15% degli investimenti. In Emilia Romagna, nel pieno campo è la varietà Alba a fare da padrona con una percentuale che sale dal 33% nel 2007 al 38% nel 2008.
Per il nord Italia chiude il Piemonte con la varietà Alba che scende dal 36% al 33%. Il panorama varietale al sud è concentrato su poche varietà; in Campania domina la varietà Camarosa al 66%, seguita dalla varietà Candonga al 14% e Ventana 9%. In Basilicata la varietà Candonga raggiunge quota 64%, seguita da Ventana 14% e da Camarosa 10%. Generalmente in tutti i bacini produttivi del sud c’è la tendenza a preferire sempre di più l’utilizzo di piante fresche.
Sul fronte dell’export il 2007 ha segnato un arretramento dell’Italia con un quantitativo di fragole esportate inferiore alle 18.000 tonnellate. Anche la Germania, principale mercato di riferimento, segna un arretramento delle quote di assorbimento di prodotto, a causa dell’aumento della produzione locale. Salgono invece le esportazioni di prodotto verso Slovenia, Spagna e Regno Unito.
Sul fronte consumi interni invece la fragola segna una situazione positiva nel 2007 con un incremento degli acquisti al dettaglio pari al 2% in più rispetto al 2006.