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Sardegna: la Maersk abbandona il porto Canale di Cagliari

A rischio 200 lavoratori portuali, a seguito della decisione della compagnia di cargo Maersk di lasciare il porto sardo di Canale di Cagliari. La Maersk possiede il 27% delle azioni della Cict (Cagliari International Container Terminal, società del gruppo Contship Italia). Non è ancora chiaro dove si sposterà l'attività cagliaritana della compagnia. Si pensa a Malta o più probabilmente il porto di Gioia Tauro.

Le cause dell'abbandono sembrano siano da riportare al crollo dei movimenti dei container in questi primi mesi dell'anno. Il traffico è stato di 54mila container, notevolmente inferiore a quello registrato nello stesso periodo del 2007, quando erano stati scaricati e caricati 228mila pezzi. Il declino sarebbe iniziato la scorsa primavera dopo la fusione tra la danese Maersk e l'altro colosso dei trasporti marittimi, P&O. La fusione prometteva fatturati record e all'inizio il trend delle previsioni è stato rispettato, poi è arrivata la crisi.

La Maersk, infatti, ha perso in poco tempo 500 milioni di dollari solo nel settore del trasporto container. In tutto il mondo la società danese ha dovuto licenziare oltre 27mila dipendenti in tutto il mondo, in Italia il numero degli esuberi è stato quantificato in 140 lavoratori. Cagliari è stata penalizzata anche dalla cancellazione del collegamento marittimo con la Cina.

Per il porto Canale, però, non ci sono solo notizie negative perché sono in arrivo 60,6 milioni di euro, 20 finanziati dallo Stato e 40 dal gruppo Contship, che dovranno essere investiti nel terminal entro il 2011. I fondi potrebbero servire per rilanciare il porto che ha necessità di un altro operatore internazionale forte. Le prime notizie parlano di un interessamento di un altro gruppo che opera nel settore dei trasporti, il francese Mca.

Fonte: alice.it

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