A sostegno della propria terra con il motto "Non mangiare la patata francese... mangia la pugliese!", martedì 14 aprile 2015 è partita la raccolta della patata bisestile presso la Soc. Agricola Milella di Bari.
"Oggi più che mai valorizziamo i prodotti del territorio" dichiara Angelo Milella dopo il blocco delle importazioni da parte della Francia, in merito alla questione Xylella (cfr. FreshPlaza del 07/04/2015). "Indirettamente facciamo noi l'embargo ai francesi".
"Tra 15-20 giorni iniziamo con la patata novella di nostra produzione - continua Milella - ma per essere competitivi e contrastare soprattutto la concorrenza francese anticipiamo i tempi con la patata bisestile, la quale si presenta al meglio. Dovevamo cominciare a scavarla a inizio aprile, ma a causa del maltempo e del terreno bagnato, stiamo riuscendo a farlo solo ora".
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"Finora disponiamo di circa 400 tonnellate di patate bisestili. I primi volumi sono partiti oggi (14 aprile per chi legge, NdR) e sono indirizzati ai mercati generali del Nord Italia e ai mercati ortofrutticoli del Belgio".
Con la novella l'azienda Milella raggiungerà quantitativi pari a 4.000 tonnellate. "In generale la campagna è in ritardo. Noi abbiamo la fortuna di avere dei campi molto vicini alla costa e, dai primi di maggio, disporremo delle prime pochissime partite. Tuttavia, un buon 60% della produzione pugliese di patate novelle ha un ritardo maggiore - racconta il responsabile aziendale - Il grosso dei volumi si registrerà da metà maggio in poi. Per le continue piogge, infatti, tante patate sono state piantate in ritardo. Noi abbiamo ultimato le semine nel mese di marzo".
Iniziando un mese prima, è poco sentita la concorrenza con la novella siciliana, in buona parte già smaltita quando arriva il momento del prodotto pugliese. "Non ci calpestiamo i piedi più di tanto, con la Sicilia. Quest'anno poi il problema si sente ancor meno in quanto sia in Sicilia sia in Puglia si registra una resa inferiore del 20-30% e un ritardo di 15-20 giorni rispetto alle annate precedenti".
"Prevedo che ci sarà un consumo molto basso di patate novelle ma sono sicuro che i prezzi si manterranno elevati" conclude Angelo Milella.
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