"Pesca di Delia IGP e mandorla: due prodotti strategici per lo sviluppo economico della Sicilia centro meridionale". E' il titolo del convegno tenutosi a Delia (CL), in Sicilia, nei giorni scorsi.
Da sin. Salvatore Fontanazza presidente IGP Pesca di Delia, Antonio Gallo, assessore all'Agricoltura Delia, Pino Barbara moderatore, Calogero Luigi Insalaca esperto frutticolo agente Vitroplant Italia, Stefano Foschi C.R.P.V. Cesena, Michele Spoto vicepresidente Ordine Agronomi Caltanissetta.
L'evento, fortemente voluto daIl'Agronomo Calogero Luigi Insalaca, è stato supportato dalle Autorità locali, dall'Ordine degli Agronomi di Caltanissetta e dalla Vitroplant Italia srl.
Scopo del convegno, è stato quello di accendere i riflettori sulle problematiche della peschicoltura e mandorlicoltura: due settori molto importanti per la Sicilia che, avendo enormi potenzialità di crescita, possono diventare veramente strategici e trainanti per l'isola e il meridione del Paese.
I numeri della peschicoltura nel solo comprensorio dell'IGP pesca di Delia
A introdurre ai lavori è stato Antonio Gallo, nella sua duplice veste di assessore comunale all'agricoltura, seguito dal presidente dell'associazione per l'IGP "Pesca di Delia" Salvatore Fontanazza. Ottima la notizia del riconoscimento comunitario, che avverrà nei prossimi mesi, fondamentale per il futuro della peschicoltura degli areali siciliani interni.
Si tratta di 12 Comuni, ricadenti nelle province di Agrigento e Caltanissetta. Ne fanno parte i comuni di Delia, Serradifalco, Caltanissetta, Sommatino, Riesi, Mazzarino, Butera, Canicattì, Naro, Campobello di Licata e Ravanusa. Qui il valore approssimativo della produzione si aggira intorno ai 90 milioni di euro.
A questo valore si arriva considerando la superficie in produzione di pesche e nettarine che al 2018 ammonta a 2050 Ha complessivi , con una resa media per ettaro stimata in 45.000 Kg al prezzo medio di un euro al kg all'ingrosso.
Una storia iniziata ai primi degli anni '80
Insalaca, dal canto suo, ha ripercorso la storia della peschicoltura della Sicilia centrale, iniziata nel 1983 con l'impianto nella propria azienda di mezzo ettaro di pesche nettarine della varietà "Fairlane", insieme ad altre varietà sperimentali .
"Da allora, la coltivazione delle pesche noci o nettarine, assente in Sicilia, - ha detto l'agronomo - è cresciuta tantissimo nel comprensorio di Delia fino a superare i mille ettari".
Insalaca, del resto, grazie al suo lavoro di agente regionale di Vitroplant ormai da 25 anni, ha potuto incamerare esperienze e conoscenze sulla coltivazione del pesco in Sicilia, veramente notevoli.
Nel contesto, l'agronomo ha rimarcato la scarsa disponibilità di professionalità nel settore, specialmente per quanto attiene la mancanza di potatori professionisti.
"Esiste oggi nella peschicoltura siciliana, ma anche italiana in generale, un enorme problema che concerne la formazione professionale di maestranze importantissime - ha detto l'esperto - I potatori dovrebbero essere operai specializzati che con interventi essenziali estivi e invernali, permettono alla pianta di pesco di fruttificare al meglio. Come si può pensare di essere competitivi se non si dispone degli strumenti più elementari?"
Successivamente, Insalaca è passato a parlare di mandorlicoltura, una coltivazione particolarmente idonea a valorizzare le limitate risorse idriche della Sicilia centro meridionale, potendo dare anche in coltura asciutta redditi molto superiori e costanti rispetto ai seminativi.
Altrettanto interessante, tra gli altri, l'intervento di Stefano Foschi del Centro Ricerche Produzioni Vegetali (CRPV) di Cesena. Foschi ha sottolineato come il CRPV sia sostanzialmente la maggiore istituzione italiana di ricerca nel campo delle pesche, nettarine e albicocche. £Nella sua quasi ventennale attività, il CRPV ha messo a disposizione del vivaismo italiano, e quindi dei frutticoltori, diverse nuove varietà che hanno caratteristiche di pregio, indispensabili ai frutticoltori italiani per poter competere sul mercato globale".
Dopo aver fatto una carrellata di tutte le varietà di maggior interesse introdotte dal CRPV , Foschi è passato a presentare Dulcior, una nuovissima varietà di nettarina dalle caratteristiche eccellenti che potrebbe trovare in Sicilia un ambiente di produzione ideale.
All'interno delle attività convegnistiche è stata allestita una mostra pomologica di pesche e nettarine e di diverse varietà di mandorle, allo scopo di far valutare agli interessati tutte le principali varietà coltivate nel comprensorio .
La giornata si è conclusa con la premiazione del miglior packaging di pesche e nettarine a cui hanno partecipato ben 14 aziende che commercializzano la loro produzione sui mercati nazionali e anche all'estero. La vincitrice è risultata l'azienda Di Pasquale con il marchio "Donnalia".