Da metà novembre a metà marzo si effettuano gli impianti di pesco. Ma come orientarsi non solo nella scelta varietale, ma anche per la forma di allevamento e gestione? Si tratta di scelte basilari perché l'impianto deve essere produttivo per almeno 10 anni. Con una premessa: pesche e nettarine di qualità, cioè calibro elevato e buon sapore, vendute tramite i giusti canali, danno ancora reddito.
Daniele Neri mentre mostra una nettarina raccolta dopo il 20 settembre
"Credo che la sfiducia verso il pesco degli scorsi anni sia stata eccessiva - esordisce Daniele Neri, vivaista di Faenza - e che le delusioni passate siano state il risultato di scelte che all'inizio pagavano, ma ora non pagano più. Per essere chiari, produrre solo frutta piccola per i cestini da Gdo tedesca non dà più reddito ad aziende che hanno costi fissi come quelle italiane. Fatta questa premessa, si può procedere a un'analisi di tipo agronomico".
Varietà tardive
In primo luogo, Neri consiglia di scegliere con criterio la forma di allevamento. E' risaputo, ma va ricordato che le forme in volume, basse e gestibili da terra, sono adatte per le aziende medio-piccole che puntano a fare qualità con più passaggi per la raccolta. Le forme in parete, da gestire con carri e piattaforme e quindi con tutto quello che ne consegue per la sicurezza, sono più adatte alle imprese che vogliono fare molto volume.
Selezioni a polpa bianca e gialla, spicche dall'osso
"Un'accortezza che consiglio sempre - aggiunge Neri - è quella di mettere le piante in baulatura, come il kiwi o quasi, in modo da facilitare lo sgrondo dell'acqua in caso di forti piogge. Il pesco si avvantaggia con terreni ben drenati e areati. In più, per l'irrigazione consiglio una doppia manichetta, evitando che il colletto venga bagnato".
Striature rosse dal nocciolo, per distinguersi
Circa la varietà, ovvio che Neri rilancia in primo luogo la serie Romagna di cui detiene i diritti. "Sono varietà di calibro sostenuto e dal sapore ottimo. L'importante è gestire bene l'impianto e raccogliere senza fretta. Circa il periodo, sono convinto che i mesi di maggio e giugno siano adatti per il sud d'Italia. Al centro nord consiglio varietà da luglio in avanti".
Durante la raccolta di una varietà tardiva, dopo il 20 settembre
Neri da alcuni anni, ha sotto osservazione delle selezioni tardive che si raccolgono, al nord, dopo il 20 settembre. E' un periodo in cui di prodotto ce n'è poco, e i test effettuati finora hanno dato ottimi riscontri in termini di remunerazione.
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Daniele Neri Vivai Piante
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