Un imprenditore coraggioso, una terra a 950 metri sul livello del mare con caratteristiche eccellenti per la frutticoltura, oltre 100 ettari di terreni praticamente vergini, tra area boschiva e area agricola (47 ettari coltivabili), 1 ettaro di meleti di recentissimo impianto, che già fruttificano e che saranno aumentati con ulteriori 16mila piante l'anno prossimo.
Siamo sullo Zomaro, in Aspromonte, in zona Cittanova (RC), dove opera una cooperativa agricola che è stata capace di resistere a tutto: omertà, beghe burocratiche, ostacoli, minacce. Una realtà imprenditoriale affermatasi negli ultimi anni grazie alla caparbietà e al coraggio di Nino Cento.
La prima sfida fu proprio contro la pubblica amministrazione del suo comune, quando gli venne in mente di chiedere in affitto questo grande appezzamento di terra, da sempre in mano alla criminalità organizzata.
Francesco Tagliani, Nino Cento e suo figlio Giuliano Cento
"Li ho denunciati e li ho fatti arrestare – ci dice Nino Cento, titolare della cooperativa Resort di Zomaro – e vivo sotto scorta dal luglio del 2016. Anche la mia famiglia risente di questa situazione, ma io posso dire che la denuncia paga. La mia personale guerra ai soprusi è cominciata già nel 2010. A distanza di otto anni, posso dire di essere riuscito a infiltrare lo Stato laddove era assente da ben 50 anni!".
Nino guarda al futuro con fiducia: il suo entusiasmo è contagioso e la sua tempra gli ha consentito di reagire di fronte agli ostacoli. Una storia che non ha soltanto una valenza profondamente etica, ma anche sociale ed economica, in una terra difficile, dove spesso i giovani trovano solo porte chiuse e vogliono scappare via, lontano.
Dal prossimo anno, invece, quando le colture di mele entreranno seriamente in produzione, sui campi della cooperativa cominceranno a lavorare circa 40 persone.
"Iniziammo a coltivare more e lamponi, origano e patate. Poi un amico mi disse che i miei terreni sembravano l'ideale per impiantare dei meleti. Mi sono detto: 'se possono farlo in Trentino, perché noi no?' E lo abbiamo fatto".
Le piante di mele, in diverse varietà resistenti alla ticchiolatura e dunque idonee alla coltivazione in regime biologico, sono state fornite dai vivai Tagliani. Lo scorso febbraio/marzo 2018 sono state impiantate le varietà Gemini, Smeralda, Fujion, Renè, Gala, e altre.
Francesco Tagliani ha dichiarato a FreshPlaza: "Quando a ottobre 2017 vidi questi terreni per la prima volta, mi resi subito conto che c'erano le condizioni pedoclimatiche ideali alla melicoltura. I suoli sono eccezionali, ricchi di sostanza organica e sciolti. Anche quando si verificano precipitazioni intense, il terreno assorbe tutto rapidamente, senza ristagni. L'impresa di Nino, oltre che valida da un punto di vista agricolo, credo costituisca un'esperienza esemplare e utile anche per tanti giovani calabresi".
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