Nell'Ordinamento italiano, società commerciali e agricole sono responsabili nel caso di commissione di taluni illeciti penali realizzati da persone a esse funzionalmente riferibili. Ciò permette di contrastare i fenomeni di criminalità nascosti dallo schermo societario. Infatti, prima della legge, risultavano inadeguate le sanzioni inflitte alle persone fisiche responsabili: la loro condanna non pregiudicava la possibilità, per l'impresa, di far propri i guadagni illecitamente conseguiti e di reinvestirli sul mercato, falsando la libera concorrenza. Il legislatore ha, tuttavia, previsto la possibilità per la società di sottrarsi all'applicazione delle sanzioni.
Vi è, infatti, una forma di "esonero" da responsabilità se si dimostra di aver adottato ed efficacemente attuato Modelli di Organizzazione, Gestione e controllo (MOG) idonei a prevenire la realizzazione degli illeciti penali considerati. Al momento, l'adozione di un MOG non è obbligatoria. E, però, stato recentemente assegnato alla commissione Giustizia del Senato il Disegno di legge n. 726 che mira a determinarne l'obbligatorietà. L'esigenza, avvertita dal legislatore, è quella di sviluppare una cultura della legalità d'impresa e della prevenzione di ogni distorsione dell'iniziativa economica.
Chiediamo in merito chiarimenti all'avvocato Gualtiero Roveda, consulente di Fruitimprese.
FreshPlaza: (FP): Qual è lo stato dell'arte in materia di MOG 231?
Gualtiero Roveda (GR): L'attuale disciplina rimette alla discrezionalità del singolo ente la scelta di dotarsi o meno di un'adeguata organizzazione interna per prevenire la commissione di reati per mezzo di un MOG 231 e di un Organo di Vigilanza. Tuttavia, è risalente la convinzione che, seppure in mancanza di obblighi formali, gli adempimenti previsti dal Dlgs 231/2001 già configurino un dovere per gli amministratori. E' di riferimento la nota sentenza del Tribunale di Milano n.1774 del 2008 secondo la quale il Presidente del C.d.A. e l'Amministratore Delegato debbono essere ritenuti responsabili e condannati a risarcire la società per i danni "da quest'ultima subiti in connessione con l'omessa adozione di un adeguato modello organizzativo". Il rischio di non conformità non può rientrare tra i rischi accettabili da parte di un amministratore diligente.
FP: Quale tipo di società è interessata dal disegno di legge?
GR: La società a responsabilità limitata (Srl), la società per azioni (Spa), la società in accomandita per azioni (Sapa), la società cooperativa (Sooc. coop.) e la società consortile che, anche solo in uno degli ultimi tre esercizi, abbiano riportato un totale dell'attivo dello stato patrimoniale non inferiore a 4,4 milioni di euro, o ricavi delle vendite e delle prestazioni non inferiori a 8,8 milioni di euro. L'obbligo vale anche per le società che controllano persone giuridiche che fuoriescano dai limiti in questione.
FP: Lo spirito è quello di promuovere la legalità.
GR: Certo. Attualmente l'adozione di un MOG 231 è anche un requisito per l'incremento del punteggio del "rating di legalità". Lo strumento in questione, introdotto nel 2012 per le imprese italiane è volto alla promozione e all'introduzione di principi di comportamento etico in ambito aziendale, tramite l'assegnazione di un "riconoscimento" - misurato in "stellette" – indicativo del rispetto della legalità da parte di quelle imprese che ne abbiano fatto richiesta e, più in generale, del grado di attenzione riposto nella corretta gestione del proprio business. All'attribuzione del rating, l'ordinamento ricollega vantaggi in sede di concessione di finanziamenti pubblici e agevolazioni per l'accesso al credito bancario. Il rating può essere chiesto dalle imprese operative in Italia che abbiano raggiunto un fatturato minimo di due milioni di euro nell'esercizio chiuso l'anno precedente alla richiesta, e che siano iscritte al registro delle imprese da almeno due anni. Si può ottenerlo presentando domanda, per via telematica, utilizzando l'apposito formulario pubblicato sul sito dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.
FP: L'implementazione di un MOG 231 consente anche una riduzione dei premi assicurativi INAIL?
GR: Sì. Per richiedere l'agevolazione, le aziende con MOG 231 possono utilizzare lo specifico Modello OT/24 dell'INAIL rivolto alle imprese che hanno adottato, nel corso dell'anno precedente alla richiesta, interventi migliorativi delle condizioni di salute e sicurezza nei propri luoghi di lavoro. Il nostro Paese ha, da tempo, avviato un percorso virtuoso per contrastare la piaga sociale degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali. In quest'ottica ha esteso la responsabilità amministrativa degli enti ex D.Lgs. n. 231/2001 alla salute e sicurezza sul lavoro con la previsione di pesanti sanzioni economiche e interdittive.