Fra pochi giorni Coviro, azienda vivaistica con sede a Cervia (Ravenna), specializzata nella produzione e vendita di zampe di asparago di un anno, inizierà la campagna di vendita del nuovo materiale. Marcello Sbrighi e Nicola Bernabini, rispettivamente direttore vendite e tecnico commerciale, analizzano la nuova stagione produttiva del vivaio e i vari aspetti commerciali.
"I nostri vivai - affermano i due esperti - coltivati in terreni sabbiosi, vengono seminati sempre nel periodo primaverile di fine aprile-primi di maggio e le zampe, che andremo a breve a estirpare, hanno avuto un periodo molto buono di crescita e sviluppo nel 2018. La primavera è stata fresca e piovosa. Dai primi di maggio e giugno, quando le temperature si sono alzate notevolmente, l'emergenza delle giovani plantule è stata buona e uniforme".
Visita in campo in occasione dell'Asparagus Day presso i vivai Coviro
La stagione estiva calda, ma comunque non troppo siccitosa, e successivamente un autunno molto mite hanno determinato una buona crescita delle piante in vivaio, con un buon accumulo di sostanze di riserva. Naturalmente prestando molta attenzione agli aspetti sia nutrizionali che fitosanitari del vivaio.
L'annata di commercializzazione dell'asparago nel 2018, anche se partita bene, ha subito poi alcune problematiche climatiche in varie regioni d'Italia che hanno determinato una forte concentrazione di prodotto sui mercati.
"Viste queste premesse - continuano Sbrighi e Bernabini - siamo abbastanza soddisfatti di come sta procedendo l'annata. Abbiamo buone richieste di prodotto al Nord Italia, dove le varietà della ricerca italiana la fanno da padrone, mentre al Centro-Sud gli imprenditori agricoli stanno definendo ora il da farsi. Al Sud, negli ultimi anni, abbiamo ampliato la nostra gamma varietale e disponiamo di varietà valide che permettono di allungare il periodo di raccolta da metà febbraio sino a maggio".
Tra le varietà di recente diffusione che si presentano particolarmente precoci e quindi adatte a colture forzate in tunnel e minitunnel, anche con riscaldamento del terreno sono da citare Atticus (foto sopra) e Starlim.
"I riscontri che abbiamo avuto finora dai nostri produttori sono positivi sia in termini di produttività che di qualità del turione (punta ben serrata, calibro e bassa fibrosità). Aspettiamo di vedere le prime raccolte, che si avranno fra qualche settimana".
Tra le varietà già affermate vi sono Vegalim (foto a sinistra) che, pur producendo turioni di calibro medio, rappresenta in termini di produttività una garanzia e Grande, varietà storica, ma che rappresenta ancora oggi al Centro-Sud Italia la prima varietà coltivata. Di precocità intermedia, fa della pezzatura e della produttività le sue caratteristiche principali.
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