Ridurre l'impatto ambientale nella produzione di drupacee platicarpe, sia con l'introduzione di cultivar resilienti sia con tecniche di gestione sostenibili basate su mezzi meccanici e biologici.
Aumentare la sicurezza e qualità dei prodotti, grazie non solo all'abbattimento di residui chimici, ma a indicazioni sulle modalità ottimali di consumo.
Effettuare una caratterizzazione biochimico/nutrizionale e selezionare cultivar con elevate proprietà salutistiche e nutraceutiche, in modo da valorizzare i frutti presso il consumatore.
Questi i principali obiettivi del Progetto PRO-PLAT, finanziato con un Psr della regione Marche e finalizzato alla produzione sostenibile di pesche e nettarine platicarpe marchigiane di alta qualità.
Il progetto, che durerà 3 anni, prevede un investimento per l'intero periodo di circa 300.000 euro. Capofila: l'Azienda Agricola Eleuteri, in collaborazione con le Facoltà di Agraria e Medicina dell'Università Politecnica delle Marche (UNIVPM), la BiomedFood (spin-off dell'Università di Ancona) e l'istituto IRTA di Lerida. Il coordinatore scientifico del progetto è il Prof. Davide Neri di UNIVPM.
Marco Eleuteri e il Prof. Davide Neri. Dietro di loro, il campo sperimentale appena realizzato.
Marco Eleuteri, AD di Op Armonia e proprietario, insieme alla sorella, dell'Az Agricola Eleuteri, spiega a FreshPlaza: "Il progetto sulle pesche e nettarine platicarpa si aggiunge al precedente progetto avviato 3 anni fa e tutt'ora in corso, che insieme al CREA di Roma ci vede impegnati nella ricerca di nuove varietà italiane (abbiamo effettuato migliaia di incroci e abbiamo realizzato un campo sperimentale con circa mille piantine in osservazione), in grado di migliorare ulteriormente le caratteristiche qualitative della pesca Saturnia".
"In questo nuovo progetto, oltre alla sostenibilità, l'obiettivo correlato è quello di descrivere e valorizzare le proprietà nutraceutiche e funzionali delle varietà introdotte, in modo da sviluppare azioni di valorizzazione presso i consumatori".
"I risultati di questa sperimentazione - aggiunge Eleuteri - saranno alla base della nostra espansione aziendale futura che dovrebbe portarci, nel corso del prossimo triennio, a una superficie coltivata nelle Marche di circa 150 ettari (attualmente sono circa 70). L'espansione della nostra azienda agricola, congiuntamente a quella in corso presso altre due aziende agricole a Battipaglia, come noi associate alla Op Armonia, dovrebbe così portare la superficie del gruppo (Armonia) dagli attuali 100 ettari ad almeno 200 entro la fine del 2022".
Il nucleo produttivo già presente sul territorio marchigiano - presso l'azienda Eleuteri a Civitanova Marche (MC) - sarà rafforzato dall'introduzione di varietà capaci di ampliare la finestra produttiva, ma insieme particolarmente resilienti nell'ambiente di coltivazione locale.
In foto qui sopra: pesche Saturnia sotto serra, con maturazione attesa nelle Marche al 15/20 maggio.
Le nuove varietà saranno testate presso l'azienda Eleuteri e, con lo stesso protocollo di valutazione, anche presso l'Istituto di ricerca IRTA in Spagna, al fine di determinare quelle più interessanti e adatte alla realtà produttiva marchigiana.
L'azienda Moscatelli ospiterà i campi dimostrativi in cui saranno applicate le innovazioni tecnico-agronomiche e si proporranno le nuove tecniche di coltivazione a bassa impatto o biologiche.
Reti fotoselettive capaci di anticipare i tempi di maturazione saranno impiegate con funzione antigoccia e antigrandine per il contenimento di fisiopatie e patologie e come schermo meccanico alla penetrazione di cimice asiatica Halyomorpha halys, consentendo un abbattimento del ricorso a mezzi chimici di difesa. L'adozione di pacciamature sottofila eviterà il ricorso a diserbi chimici e lavorazioni.
Lo scopo ultimo è quello di rafforzare la presenza sul mercato e il consumo di queste pesche, non soltanto in quanto prodotte con tecniche dal ridotto impatto ambientale, ma anche mediante una valorizzazione presso i consumatori che avverrà attraverso attività di promozione e divulgazione, anche mediante l'introduzione di indicazioni per il consumatore sui tempi ottimali di consumo.
Lo spinoff Biomedfood e i due dipartimenti di UNIVPM coinvolti nel progetto monitoreranno infatti l'evoluzione dei parametri qualitativi del frutto in post-raccolta, arrivando a fornire al consumatore informazioni rispetto al momento ideale di consumo, trasmesse con indicazioni del tipo "RipeSense®" in etichetta, capaci di indicare lo stadio di maturazione attuale del prodotto e orientare conseguentemente la scelta.
Ci si attende che il progetto contribuisca a sostenere un settore di eccellenza della produzione frutticola, quello delle platicarpe, che nella regione Marche riveste già un'importanza di rilievo, ampliando cronologicamente la finestra di mercato.
Nel frattempo, Marco Eleuteri ha ospitato presso la sua azienda la prima visita dei ricercatori dell'IRTA: "Sono rimasti letteralmente allibiti - ci dice l'imprenditore - specie quando gli abbiamo detto che, proprio come per il disciplinare del Barolo, anche per la pesca Saturnia le piante devono guardare a Sud".
Nella foto qui sopra, da sinistra a destra: Umberto Santoni (agronomo az. Eleuteri), il fondatore Giorgio Eleuteri, Gemma Reig (Peach Tree Crop Specialist IRTA), Miquel Peris Giner (Technology Transfer and Extension Fruit Production IRTA), Marco Eleuteri e il Prof. Davide Neri. Qui sotto: Marco Eleuteri illustra ai ricercatori IRTA le peculiarità dell'ambiente di coltivazione.
"Più tardi, intorno alle 17 è iniziata una piacevole brezza marina, tipica di questa zona e allora il Prof. Neri ha spiegato che questa piacevole ventilazione serale che accarezza le piante apporta effetti benefici, poiché permette di mantenere l'ambiente asciutto, evitando ristagni di umidità. Si tratta di una connotazione peculiare di queste vallate marchigiane, che si trovano a due passi dal mare, ed è uno dei fattori che rendono il nostro ambiente ideale per pesche e nettarine platicarpe".
Marco Eleuteri non esita a definirsi "un sognatore" che ha avuto la fortuna di incontrare altri che condividessero la sua stessa visione: "L'idea semplice e chiara era quella di produrre le pesche più buone del mondo. E' sull'ala di questa ambizione che, all'epoca in cui Davide Neri era direttore del CREA di Roma, avviammo nel 2015 il primo progetto, tuttora in corso. Oggi sono circa mille le piantine in osservazione, risultato degli incroci effettuati in virtù di questa prima collaborazione: un ottimo esempio di lavoro pubblico-privato, condotto magistralmente da Marcello Cutuli".
Nel frattempo, gli incroci continuano: attualmente sono in corso quelli di quest'anno. Marco ci dice: "Non so alla fine cosa otterremo, ma quello che ne uscirà, se qualcosa uscirà, sarà frutto di passione, competenze, professionalità, conoscenza maturata in oltre 30 anni. Le piante da cui prendere i fiori per utilizzarne il polline le sceglie personalmente mio padre, Giorgio, dalle 80mila che abbiamo in azienda e che lui potrebbe chiamare per nome una per una. Lui sceglie le piante migliori. E' stato preso tutto da qui il polline utilizzato, e qui verranno valutate le piante e i frutti ottenuti dagli incroci. Come detto, ne abbiamo mille in osservazione e siamo speranzosi di trovare qualcosa di interessante".
Giorgio Eleuteri è il secondo da sinistra in questa foto.
"Questa è l'agricoltura che ci piace - sottolinea Marco - quella che non piange, ma pensa (o meglio, come detto, sogna), decide e agisce. Questo progetto finanziato per l'80% con un Psr della regione Marche, dimostra come pubblico e privato possano collaborare proficuamente, coinvolgendo anche eccellenze estere quali l'IRTA, probabilmente l'Istituto di ricerca più importante al mondo in termini di conoscenza e sperimentazione relative al mondo delle pesche platicarpa, e che ci supporterà con il suo enorme bagaglio di conoscenze e know how".
Una foto che ben sintetizza una storia lunga oltre trent'anni e che si proietta verso il futuro con grandi ambizioni. Dietro a Marco e ai suoi partner, sono visibili le piante madri della varietà Stark Saturn, messe a dimora proprio là dove si trovano ancora oggi, 34 anni fa. Di fronte a esse, le nuove piantine del campo sperimentale da cui l'azienda Eleuteri spera di ottenere la pesca Saturnia del prossimo decennio.
"Vorrei definirci - conclude Marco Eleuteri - una sorta di Dream Peach Team, che osserverà e studierà il comportamento di una quarantina di varietà diverse di pesche e nettarine piatte, al fine di valutare la loro adattabilità agli ambienti produttivi marchigiani. Direi quindi un progetto ambizioso, di valenza scientifica internazionale e unico al mondo nel suo genere, che dovrebbe consentirci di migliorare ulteriormente il livello di qualità delle nostre produzioni, già tra i più alti in Europa, e i cui risultati saranno alla base dell'importante programma di ampliamento delle superfici coltivate che la nostra azienda realizzerà nei prossimi anni e che consentirà alla Op Armonia di entrare con grande incisività nel mercato europeo, attualmente dominato dai nostri cugini spagnoli".
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