Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Robert Elshof, di Elshof Organic Fruit:

Meglio un frutto locale in fase di conversione al bio o uno gia' biologico d'importazione?

Le forniture olandesi di frutta biologica sono appena terminate. Presso la ditta Elshof Organic Fruit, di Dronten, nei Paesi Bassi, questo è un motivo sufficiente per concentrarsi sui prossimi obiettivi, come per esempio la conversione a biologico per la produzione di pere, vista la richiesta che giunge un po' da tutta Europa. 

Il titolare dell'impresa, Robert Elshof, dichiara: "I supermercati non vogliono frutta "in fase di conversione al bio". Richiedono solo frutti convenzionali o biologici. Della prima tipologia il mercato è pieno, ma allo stesso tempo ci sono intere navi cariche di pere biologiche provenienti dall'Argentina. Di conseguenza, perfino sul mercato del bio si registra un po' di pressione. Secondo noi, è un peccato. Ecco perché stiamo tentando di convincere i nostri clienti a scegliere le pere olandesi, pur se ancora in fase di conversione al bio, invece che le pere biologiche d'importazione dall'Argentina".

Elshof Organic Fruit dispone ancora di scorte sufficienti di mele biologiche, che coltiva nei frutteti di sua proprietà. "Mi aspetto di riuscire a fornire questi frutti fino a giugno-luglio. Le nostre mele biologiche sono destinate ai supermercati olandesi e belgi. Il nostro obiettivo è anche quello di vendere quanta più frutta possibile a livello locale. Per quanto riguarda le pere, ci stiamo riuscendo - spiega Robert - perché il mercato è molto più orientato verso l'Europa. I nostri principali paesi di vendita sono Germania, Francia e Scandinavia. In tali paesi, le pere di alta qualità sono molto poche".

Robert è soddisfatto delle vendite di pomacee biologiche di quest'anno. "Le mele e le pere bio si sono vendute bene. Tuttavia, abbiamo avuto qualche lotto che presentava problemi di qualità. Ciò è successo anche con il mercato convenzionale. Dopo l'estate molto calda, molti coltivatori erano preoccupati della conservabilità dei loro prodotti e ciò ha messo pressione sul mercato".

In ogni caso, quest'anno Elshof è riuscito a selezionare una quantità considerevole di frutta biologica. Ciò è stato possibile grazie al suo nuovo stabilimento di lavorazione, che ha triplicato la sua capacità. "Lo spazio lo utilizziamo tutto. Diversi grandi agricoltori moderni ci hanno detto che vogliono passare ai prodotti biologici. Noi li stiamo guidando lungo tutto il processo".

"Abbiamo messo in funzione un nuovo impianto di smistamento ottico. Questa macchina perfetta, prodotta dalla ditta di macchinari Wamel, viene utilizzata per una classificazione di qualità. La macchina scatta 40 immagini di ogni singolo frutto e noi siamo i primi player nel settore del biologico a utilizzare questa tecnica. La nostra esperienza in questo senso è preziosa".

Secondo Robert, il nuovo stabilimento è perfetto. "Il magazzino è molto spazioso e dispone di un'illuminazione a LED. L'unità di refrigerazione convoglia il calore residuo verso il riscaldamento a pavimento. Nel complesso, è un ambiente piacevole in cui lavorare. Abbiamo fatto costruire anche un nuovo spazio di refrigerazione per le pere dalla ditta specializzata Roma e Dijksma Refrigeration Engineering".

"Lo spazio è stato progettato appositamente per il mercato del biologico. Questo perché le pere bio devono essere refrigerate in maniera diversa rispetto a quelle convenzionali. Per la refrigerazione delle pere convenzionali si fa di tutto per minimizzare la disidratazione, come per esempio la tecnica del raffreddamento ad acqua. Tuttavia - dichiara Robert - umidità e biologico non vanno d'accordo".

Infine, Elshof Organic Fruit ha installato 1.100 pannelli solari. Annualmente i pannelli producono 400mila kilowattora di elettricità. "In questo modo lavoriamo in maniera totalmente neutra in termini energetici".

Un altro sviluppo è la piattaforma di condivisione informazioni e know how fondata da Robert e dai suoi colleghi del settore biologico. La piattaforma si chiama Biogrownection. "Ci riuniamo due volte al mese e condividiamo in modo trasparente la conoscenza in materia di coltivazione e di mercato. Ciò significa che, in quanto produttori, possiamo rispondere di conseguenza".

"Da molti anni ormai va avanti una discussione sugli squilibri del potere negoziale lungo la filiera. Tuttavia, stiamo cercando di invertire la rotta e di instaurare partnership con i buyer direttamente dal settore della coltivazione. Secondo noi, ciò permette una situazione da cui tutti traggono beneficio. Lavorando con partner di grandi dimensioni, i supermercati hanno a disposizione una fornitura costante, con meno sprechi".

"I coltivatori, inoltre, ricevono un buon prezzo per il loro prodotto. Ciò significa che possono fare crescere la loro attività ora e in futuro. Possono investire per rendere sostenibili le loro aziende agricole e il consumatore ottiene un prodotto biologico che ha dietro una storia di successo - conclude Robert - Cosa si potrebbe volere di più?"

Contatti:
Robert Elshof
Elshof Organic Fruit
8251 RX Dronten, NL
Tel: +31 (0) 321 312 719
Email: [email protected]   
Web: www.elshoforganicfruit.com   

Data di pubblicazione: