Il comparto ortofrutticolo è ampio, dinamico e pieno di sorprese. Pertanto, anche quando si registrano fenomeni climatici anomali, come quelli di questi ultimi giorni, con il ritorno di temperature invernali su tutta la Penisola, occorre capire quali tecniche agronomiche impiegare per contrastare il gelo e salvare le colture, specie in un periodo determinante circa le fasi fenologiche di alcune coltivazioni.
In Trentino Aldo Adige, diversi coltivatori, per evitare danni ai loro vigneti, hanno istallato oltre 300 lanterne che, oltre a regalare uno scenario spettacolare, hanno fatto sì che la temperatura non scendesse sotto lo zero.

Da circa 32 anni (dal 1987) non si percepivano temperature così basse nel mese di maggio. A val Gardena, ad esempio, la temperatura percepita martedì 7 maggio è stata di -7°C e a Dobbiaco -6°, a Solda -9°.
Anche i produttori di mele e albicocche hanno dovuto accendere piccoli fuochi nei loro campi.
Esistono anche altri metodi alternativi diffusi e utilizzati negli areali in cui le gelate primaverili sono piuttosto diffuse. Durante il recente colpo di colpo di coda dell'inverno, in alcune zone del Trentino è stato attivato il cosiddetto sistema di irrigazione antibrina, che crea uno strato di giaccio sugli alberi per impedire danni alla fioritura o all'allegagione.