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Tuttofood 2019 chiude i battenti: il bilancio di alcuni espositori

Sta per chiudere i battenti l'edizione 2019 di TuttoFood - la fiera internazionale del B2B dedicata al Food & beverage, organizzata da Fiera Milano - ed è tempo di bilanci e riflessioni per gli operatori del settore. FreshPlaza ha sentito la voce di alcune aziende espositrici e dei visitatori per un bilancio complessivo della manifestazione più importante del comparto agroalimentare.

Tra gli aspetti più evidenti di questa edizione, è da sottolineare l'interesse da parte del mercato orientale, in specie la Cina, nei confronti dell'Italia. Il colosso asiatico è sempre più alla ricerca di qualità nel settore food.

"Forse iniziamo a raccogliere i primi frutti del piano di sviluppo (2014-2020) che la Cina ha lanciato con il "National Program for Food and Nutrition" per una popolazione più sana e una produzione alimentare più sostenibile e sicura. Nel senso che la filiera italiana, dal punto di vista della salubrità e della qualità delle produzioni agroalimentari è per i cinesi parte integrante nella realizzazione del progetto". Così a FreshPlaza Alessio Ranaldi, amministratore unico di Taste Factory, la società organizzatrice di Eventi Enogastronomici di Eccellenza.

Salvatore Oliviero, export manager della Mealitaly Srl, titolare dei brand Mealitaly®, Tesoritalia e Loroitaliano è molto preciso nel tracciare un quadro comparativo tra l'attuale edizione della kermesse e quella precedente (Tuttofood 2017).

"Personalmente, ho trovato questa edizione molto interessante per la presenza di buyer internazionali di spessore, fermo restando che l'affluenza dei visitatori, almeno nel nostro padiglione, non è stata massiccia, anzi direi un po' sottotono rispetto a quanto ci aspettavamo in termini presenze".

"Ciò che ho riscontrato in modo evidente è stata la presenza di buyer asiatici, in particolare provenienti dalla Cina continentale. Devo dare merito, inoltre, alla piattaforma MyMatching implementata dalla manifestazione, tramite la quale ho potuto fissare incontri con la maggior parte dei responsabili acquisti".

"Eravamo presenti anche all'edizione Tuttofood 2017 - sottolinea Salvatore -  ricordo che ci fu un'affluenza maggiore rispetto all'attuale. Complice forse - all'interno della manifestazione - la visita dell'ex presidente degli Stati Uniti d'America, Barack Obama".

"La manifestazione rimane comunque estremamente funzionale, soprattutto per le aziende come la nostra, specializzate nella produzione conto terzi (private label) e che nelle manifestazioni fieristiche hanno l'opportunità di fare rete e condividere esperienze".

"Aggiungo - conclude l'imprenditore - che Mealitaly® ha esposto in questi giorni il suo catalogo prodotti all'interno del Pad. 7, ossia uno spazio destinato agli espositori multiprodotto, anche intermediari. L'attuale tendenza dei buyer e del mercato internazionale sembra essere quella di accorciare drasticamente le filiere. Pertanto, se non sei un produttore diretto ma un intermediario, il rischio è quello di essere tagliato fuori dalle nuove logiche commerciali. Per quanto le aziende italiane si sforzino di difendere il territorio e la qualità dei loro prodotti, gli operatori di settore cercano di comprimere sempre di più i costi, ricercando il contatto diretto con le aziende produttrici. Contatti che portano a proposte commerciali che puntano all'assottigliamento dei margini e a una sempre maggiore compressione dei costi di gestione per tutti gli operatori di settore".

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