Nel nord dell'Emilia Romagna, il ragnetto rosso è diventato una vera e propria piaga nella coltivazione del pomodoro da industria. Lo conferma il fatto che sono state delimitate le zone con maggiore e minore pressione dell'insetto.
"Anche nel nostro territorio - afferma Roberto Zermani dell'azienda Eridano - il ragnetto rosso (Tetranychus urticae) è un grave problema. Nel mese di giugno, coinvolgendo i tecnici dell'azienda Bioplanet - abbiamo difeso 10 ettari di pomodoro precoce con il fitoseide (Phytoseiulus persimilis), un acaro antagonista del ragnetto. In breve è stato raggiunto un equilibrio, per cui il ragnetto era sì presente, ma non con una pressione tale da creare danni".
Foto d'archivio
Zermani ha scelto la strada degli insetti utili onde evitare la giostra di molecole che si devono utilizzare per provare a difendere la coltura. "Ci siamo accorti che, dopo ogni trattamento, il ragnetto diminuiva per una settimana, per poi tornare più aggressivo di prima. Nel primo campo da 10 ettari, invece, abbiamo raggiunto un buon compromesso, salvando il raccolto".
Foto d'archivio
La situazione è stata così positiva che la difesa è proseguita in questa direzione anche per ulteriori 50 ettari, tardivi. Il ragnetto attacca la pianta facendole perdere le foglie, e le bacche non riescono a maturare. Se l'attacco arriva in prossimità della raccolta, la perdita delle foglie lascia scoperti i pomodori che corrono il rischio di subire scottature.
"Siamo stati ben assistiti dagli esperti di Bioplanet - conclude Zermani, che hanno saputo consigliarci nel migliore dei modi. Grazie al fitoseide abbiamo salvato il raccolto e, sul fronte dei costi, siamo in linea con quelli della tradizionale difesa chimica. Ma con risultati molto migliori".