La crisi italiana per il mercato delle macchine agricole non è ancora terminata. Infatti, mentre nel resto d'Europa si registra un aumento delle vendite per l'acquisto di trattori nuovi, il nostro Paese sembra preferire l'usato.
A tale riguardo, la Cema, l'associazione che rappresenta a livello europeo il settore delle macchine agricole, con 10 membri costituiti da associazioni nazionali, spiega che, nel primo semestre 2019, le vendite di trattori nuovi nell'Ue sono aumentate del 10% rispetto allo stesso periodo del 2018 e il mercato si è assestato dopo l'entrata in vigore, nello stesso anno, di nuove norme Ue sulle omologazioni; ma per l'Italia la tendenza è preoccupante.
L'italia si conferma terzo mercato Ue con l'11% delle registrazioni dopo Germania (16%) e Francia (14%), ma i dati 2019 indicano una crescita del 6,5%, a fronte del +18% della Germania e del boom in corso in Francia (+47%). Le vendite sono dominate dalle macchine di seconda mano.
Le cose non sembrano essere cambiate anche per il 2019: consultando i dati dei primi 5 mesi dell'anno in corso, il numero delle macchine agricole usate, vendute in Italia, supera già le registrazioni totali di nuovi trattori per tutto l'anno 2018.
In un comunicato stampa di Cema si legge che nei primi sei mesi del 2019 sono stati immatricolati in Europa circa 96.428 trattori, e che di questi solo 77.383 veicoli sono trattori agricoli, la restante parte è costituita da sollevatori telescopici, quad e altre attrezzature.
Mancano pochi mesi alla fine dell'anno, ma già si attendono dati utili al riscontro con quelli relativi al 2018, in cui le trattrici omologate in Europa erano state 177.300.