Presso l'azienda sudafricana Dreem Fruit fanno sul serio con le drupacee: oltre 250 cultivar provenienti da dieci diversi programmi di breeding attualmente in fase di test nella valle del fiume Breede, tra Worcester e Wolseley, nel Capo Occidentale. "Siamo interessati al lato innovativo delle drupacee e, sulle base delle nostri test, abbiamo selezionato delle gamme che si adattano alle richieste dei rivenditori", afferma Leonard Droomer della Rouzelle Farm.
Il nuovo raccolto inizia nella settimana 46 o 47, con le varietà precoci di pesca piatta (paraguayo). La produzione complessiva è composta per un 40% da nettarine (un segmento destinato a crescere), per un 40% di pesche e per un 20% di susine.
"La nuova stagione si prospetta molto positiva, per noi. Abbiamo avuto una grande fioritura su tutte le drupacee. Alcuni lotti sono in ritardo di circa dieci giorni, ma la qualità dei fiori sembra buona. Anche la qualità dell'allegagione è buona, quindi speriamo in un buon raccolto", e aggiunge che un’eventuale replica dell'ondata di caldo dell’ottobre 2018 li preoccupa seriamente.
"L'anno scorso abbiamo perso circa il 50% dei frutti in alcuni lotti. Dopo il diradamento abbiamo avuto un'ondata di caldo di tre o quattro giorni che, su molti alberi, ha interrotto il processo di crescita dei frutti".
Autumn Crunch, una pesca gialla, in fiore
"Non è stato un inverno australe eccezionalmente umido, e non abbiamo avuto ancora la neve, il che è un problema per le nostre acque sotterranee, ma le nostre dighe sono piene e in molti pensano che prima dell'estate australe si riempiranno".
Specialisti in drupacee
Da quando la famiglia Droomer ha acquistato un'azienda vinicola, tredici anni fa, hanno introdotto le drupacee e ridotto la loro dipendenza dalle uve da vino, per le quali la regione è famosa.
"Abbiamo intrapreso un importante progetto di espansione per le drupacee, in particolare sulle varietà di nicchia, e attualmente abbiamo il 34% di drupacee e il 66% di uve da vino", afferma Leonard.
Mandarini tardivi e limoni senza semi saranno il loro terzo raccolto, con l'obiettivo di diversificare il rischio d'impresa.
"Anche se il prezzo dei mandarini si è dimezzato e i prezzi delle uve da vino sono raddoppiati, ha comunque senso piantare agrumi", osserva Leonard. Il clima, secondo lui, sta diventando sempre più imprevedibile, rendendo estremamente importante distribuire il rischio di un'azienda agricola, attraverso un raccolto nuovo, con tempi di fioritura e di raccolta diversi. Non guasta che gli agrumi diano un po’ di tregua alla coltivazione intensiva di drupacee.
Circa la metà della produzione delle drupacee della Dreem Fruit è commercializzata da Delecta Fruit, in gran parte destinata ai negozi della catena Marks & Spencer, nel Regno Unito. E' una collaborazione fruttuosa, non da ultimo perché Delecta è una società d’esportazione di proprietà dei produttori e quindi, dice Leonard, conosce bene le sfide dell'agricoltura.
Individuare la cultivar vincente
Nel 2011, alla Dreem Fruit hanno iniziato a coltivare pesche piatte (paraguayo), una varietà che si è rivelata difficile da allevare nel Capo Occidentale. "Circa una settimana prima della raccolta, abbiamo scoperto che i frutti avevano delle spaccature, qualcosa che non accade in Spagna", e aggiunge che stanno testando 20 o 30 cultivar di pesche piatte, con la speranza di individuare la cultivar vincente per la coltivazione di pesche piatte in Sudafrica.
Un lotto di pesche piatte, attualmente in piena fioritura (foto: Leonard Droomer)
Tutta la loro frutta sarà confezionata sul posto, in un deposito che verrà ampliato nei prossimi 18 mesi, man mano che molte delle loro giovani piantagioni arriveranno a maturazione. "Il piano è quello di costruire un capannone che lavori dodici mesi all'anno, con le drupacee da novembre a marzo, e con gli agrumi da aprile a settembre. La drupacea è un frutto molto delicato e devi essere in grado di garantirne la qualità. Pertanto, è necessario essere pratici in fase di confezionamento".
Leonard ritiene che i marchi diventeranno molto importanti nel settore agricolo. "Come produttore, devi allinearti con le aziende che hanno marchi in cui credi. Come singolo produttore, sviluppi i marchi di altre aziende, ma è necessario che tu conosca il quadro generale".
La soddisfazione dei dipendenti è un altro vantaggio spesso trascurato, di essere allineato con una forte policy di marchio, conclude.
Per maggiori informazioni:
Leonard Droomer
Dreem Fruit
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