"E' inaccettabile imporre brevetti su piante e semi ottenuti da secoli tramite processi essenzialmente biologici, come invece vorrebbe imporre l'Ufficio europeo dei brevetti nel caso di pomodori e broccoli. Per questo - ha affermato Paolo De Castro, coordinatore S&D alla commissione Agricoltura dell'Eurocamera - come Parlamento europeo abbiamo oggi respinto a grande maggioranza quella decisione".
L'eurodeputato Pd, intervenendo nel dibattito all'Assemblea plenaria, ha chiesto al commissario responsabile, Elzbieta Bienkowska, di "intervenire al più presto su una decisione contro cui il Parlamento europeo si batte dal 2015, ristabilendo la certezza giuridica necessaria affinché l'agricoltura diventi sempre più protagonista nella lotta al cambiamento climatico. Un'agricoltura - ha proseguito - in grado di rispondere in modo ambizioso, attraverso l'uso di nuove tecniche di miglioramento vegetale non-OGM, alle esigenze di milioni di consumatori".
Per De Castro, quindi, "l'Europa non può permettere che la disponibilità di materiale vegetale venga limitata, mettendo a rischio la capacità di operare dei nostri laboratori di ricerca, con pesanti ripercussioni sulla sostenibilità della nostra agricoltura e della salute dei cittadini europei".
"Senza contare - ha concluso De Castro - che l'unico modo per ridurre ancora di più l'impatto ambientale nel settore agricolo, è agire sull'innovazione e il miglioramento varietale non-OGM".