Tra pochi mesi, anche il 2019 volgerà al termine; con l'arrivo del nuovo anno, sono diverse le normative e le novità che entreranno in vigore sin dai primi giorni del 2020. Tra quelle che sicuramente riguardano il commercio ortofrutticolo, e che indubbiamente segneranno un cambiamento importante, ci sono le nuove linee guida sui carburanti navali, introdotte dall'IMO (International Maritime Organization), le quali costringono le compagnie marittime a utilizzare diesel marino a basso contenuto di zolfo, al fine di poter ridurre le emissioni e salvaguardare al meglio l'ambiente.
Precisamente, il nuovo regolamento chiarisce che le navi dovranno limitare le emissioni di ossidi di zolfo (SOx), attualmente previsti a 3,5%m/m, al di sotto dello 0,5%m/m (massa per massa). Un cambiamento importante, che comporterà un costo per questi operatori, non solo dovuto a un probabile aumento dei prezzi del diesel, ma anche perché le compagnie decideranno di investire su questo cambiamento, acquistando così navi container di ultima generazione e quindi a basso impatto ambientale.
A tale riguardo, il presidente dell'Autorità Portuale di Taranto, Sergio Prete, ci spiega: "Una scelta che agevolerà i porti più vicini alle rotte marittime principali, quali, ad esempio, Suez e Gibilterra. Molto probabilmente i noli subiranno un aumento dei costi. Per quanto riguarda il porto di Taranto, i traffici nel 2019 sono legati quasi esclusivamente alle attività industriali e petrolifere, ma anche crocieristiche".
Si cerca di avere un quadro più chiaro sui traffici marittimi del 2019. Il commercio mondiale via mare tenderà a crescere nei prossimi anni (+3,8 nel quinquennio 2019-2023), vedendo l'Asia come il continente con il maggior potenziale per la movimentazione di container. Per il momento, l'Italia non sembra una nazione molto in crescita sotto questo punto di vista.
In un comunicato di Federspedi si che legge il traffico mondiale di container nel 2019 dovrebbe collocarsi intorno ai 175 milioni di Teu con un aumento dell'1,7% rispetto al 2018 e un incremento medio annuo (CAGR) dal 2011 del 2,7% (DynaLiners). Secondo le statistiche di Alphaliners, le navi tra i 7.500 e i 9.999 Teu rappresentano il 19% della flotta mondiale di portacontainer, mentre quelle sopra i 10.000 Teu ne rappresentano il 33%. La tendenza al gigantismo navale non sembra fermarsi, tenendo conto che il 79% delle navi in consegna nel 2019 ha una capacità superiore ai 10.000 Teu.
Prete conclude: "Anche il porto di Taranto sarà presto operativo. Infatti, dall'inizio del 2020 si prevede un aumento dei traffici e l'avvio della operatività del terminal contenitori e quindi del traffico container".