Nella regione belga delle Fiandre, presso un centro di prova per la coltivazione frutticola, noto come pcfruit, è stata condotta una ricerca sulla redditività della coltivazione di mirtilli.La ricerca rientrava in un lavoro di tesi dell'Università di Lovanio.
E' stato preso in esame l'attuale mercato (globale) e sono state valutate le opportunità future, riferisce la Boerenbond Farmers Association.
In primo luogo sono stati mappati: la produzione globale, il consumo, le esportazioni e le importazioni.
La Figura 1 mostra la produzione mondiale nei Paesi di produzione più importanti, nel periodo tra il 2005 e il 2017. Gli Stati Uniti sono chiaramente i principali operatori. Tuttavia, negli ultimi anni, gli americani hanno perso parte della loro quota di mercato.
Questo vale anche per le piantagioni di tutto il mondo. C'è stata una crescita costante in Asia e in America Centrale, e per questo il 2016 potrebbe essere il primo anno in cui il Nord America rappresenterebbe meno del 50% delle nuove piantagioni.
Dopo gli Stati Uniti, i maggiori produttori di mirtilli sono il Canada e il Cile. Vi è anche una significativa espansione della superficie dedicata a questo prodotto in Europa. Tra il 2012 e il 2016, è cresciuta del 65%, e la produzione è quasi raddoppiata.
Aumento dei consumi
La crescita della produzione è legata al forte aumento dei consumi. Dal 2006 al 2010, la crescita è stata in qualche modo limitata: da circa 60.000 tonnellate nel 2006 a 80.000 tonnellate nel 2010. Da allora, tuttavia, il consumo è aumentato molto: nel periodo fino al 2017, è quasi raddoppiato in Europa.
Questa crescita è stata dovuta prima di tutto ai numerosi benefici che il mirtillo ha sulla salute. In media, i belgi mangiano circa 441 g di mirtilli all'anno. Negli Stati Uniti, più di 1 kg a persona. Sulla base del consumo medio, vi è quindi ancora un margine di crescita per la popolazione belga.
Per soddisfare il crescente consumo dei mirtilli, il Belgio - e di riflesso, l'intera Europa - si affida alle importazioni. I dati della società tecnologica con sede nel Regno Unito, la Fresh4cast, indicano che da ottobre ad aprile, la maggior parte delle importazioni non sono europee. Da aprile in poi, il Paese importa principalmente piccoli frutti di produzione comunitaria.
In quest'ultima fase, le importazioni europee diventano anche la principale concorrenza per i coltivatori belgi. A volte, i prezzi dei mirtilli vengono messi sotto pressione. Questo succede quando i periodi di produzione dell’Europa meridionale e occidentale si sovrappongono all'inizio della stagione del raccolto in Belgio.
Formazione dei prezzi
Il lavoro di tesi si è concentrato anche sui prezzi dei mirtilli nei negozi, in Belgio. Sono stati considerati quelli tra aprile 2018 e aprile 2019.
Nella Figura 2, si possono vedere che i prezzi di Delhaize e Albert Heijn sono relativamente costanti. Quelli di Colruyt, Aldi e del mercato settimanale oscillano di più nel corso dell'anno.
Pcfruit ha notato un altro notevole calo nei prezzi di vendita dei coltivatori fiamminghi, a luglio e agosto, compensati da prezzi autunnali più alti. Questo calo delle quotazioni è iniziato già da giugno, negli ultimi anni. Questo autunno è stato causato dalla sovrapposizione dei periodi di produzione dell'Europa meridionale e occidentale.
Queste fluttuazioni dei prezzi hanno spinto molti coltivatori a vendere i loro mirtilli attraverso delle filiere corte. Hanno anche iniziato ad ampliare i loro raccolti. Gli agricoltori utilizzano vari sistemi di produzione e diverse varietà di mirtilli.
Estensione delle colture
Non è solo la coltivazione di mirtilli in pieno campo ad aumentare. Sempre più mirtilli vengono anche coltivati in fuorisuolo. Questo metodo di coltivazione non consente solo maggiore flessibilità, ma anche la possibilità di estendere le produzioni in maniera modulare.
Inoltre, consente la coltivazione in qualsiasi tipo di luogo. I mirtilli hanno bisogno di condizioni specifiche del suolo che non si trovano ovunque, nelle Fiandre. Lo svantaggio della coltivazione fuorisuolo (su substrato) è che la coltivazione convenzionale in pieno campo consente rese più elevate.
Lo scaglionamento del raccolto può essere ottenuto impiegando le coperture. A seconda del risultato desiderato – si anticipa il raccolto di mirtilli o lo si ritarda - le piante vengono coperte prima o dopo la fioritura. Chiudendo le coperture prima dell'apertura dei boccioli, le temperature primaverili aumentano. Questo accelera l'intero processo, dalla fioritura alla raccolta.
Si può anche ritardare la raccolta di due o tre settimane; i piccoli frutti sotto copertura, protetti dalle precipitazioni, possono rimanere appesi sugli arbusti più a lungo. Questo può essere fatto senza comprometterne la qualità. Questi metodi possono essere utilizzati sia per la coltivazione di mirtilli in campo aperto, che in fuorisuolo.
La raccolta può essere anticipata anche di più, quando si tratta di coltivazione in fuorisuolo. A tale scopo, è possibile utilizzare serre riscaldate o non riscaldate. I coltivatori possono ritardare le colture di mirtilli usando il raffreddamento artificiale. Con la coltivazione su substrato, può essere un'opzione anche una coltivazione più intensiva, così da ottenere la massima produzione per ettaro, e più rapidamente.
Infine, gli agricoltori possono ampliare i loro raccolti di mirtilli in un altro modo, come ad esempio impiantando varietà tardive o precoci. Diverse cultivar possono creare un'estensione temporale di raccolta di quasi due mesi. Queste varietà possono anche essere combinate con i sistemi di produzione desiderati. Gli operatori che lo fanno possono portare i mirtilli sul mercato per un periodo più lungo. Possono anche distribuire i rischi.
I prossimi anni mostreranno ai coltivatori di mirtilli del Belgio le opportunità da cogliere e indicheranno anche su quali periodi dovranno maggiormente concentrarsi.
Fonte: Boer & Tuinder, 10/10/2019, by Piet Putzeys