Il mercato della trasformazione e del confezionamento è in rapida evoluzione e i fornitori OEM (produttori di apparecchiature originali) devono progettare macchine affidabili ed efficienti, guardando allo stesso tempo ai futuri imballaggi e alle tendenze di presentazione dei prodotti.
L’azienda britannica di automazione del fine linea, BrilloPak, è in attività da quasi 20 anni e nel 2011 ha puntato al settore della produzione orticola quando, per molti produttori, la priorità è diventata la presentazione perfetta delle confezioni sugli scaffali dei rivenditori.
Molti impianti di confezionamento in quel momento stavano cercando di ridurre la loro dipendenza dalla manodopera per passare a una soluzione automatizzata ma, come riconosciuto da David Jahn, direttore dell'azienda, la mancanza di spazio significava che le macchine dovevano essere piccole, flessibili e veloci da trasformare, così da imballare più prodotti /unità di stoccaggio - un prerequisito per molti imballatori di prodotti freschi e trasformati.
"Quando si confezionano frutti come le mele, c'è il problema che alcune potrebbero risultare danneggiate dal sistema di confezionamento, quindi abbiamo un piccolo sistema di controllo qualità che si trova di fronte al confezionatore, che controlla sia la qualità sia la pezzatura, respingendo le confezioni difettose. Lo facciamo per tutti i tipi di prodotti ortofrutticoli".
"Abbiamo lavorato con l’azienda di coltivazione di drupacee Adrian Scripps, per automatizzare il loro impianto di confezionamento con il nostro sistema di tipo Delta. Unipaker è in grado di confezionare fino a 75 imballi al minuto; un ritmo molto veloce, considerando che il tasso normale è di 50-60 confezioni al minuto".
"La cosa fondamentale per noi è stata non danneggiare il prodotto. La nostra conoscenza è sul controllo del movimento, come possiamo spostare la confezione molto delicatamente all'avvio del processo, quindi spostarla rapidamente e poi rallentarla nuovamente per posizionare ogni confezione delicatamente e accuratamente, in modo da ottenere una buona presentazione sugli scaffali del supermercato. La massima velocità, con quasi nessun danno".
Unipaker utilizza il metodo single pick, senza timore di accumulo, e questo consente anche un rapido cambio di prodotto; può anche essere facilmente adattato a diversi tipi di imballaggio. David si rende conto che le confezioni richiedono che i cambi di prodotto siano il più rapidi possibili, proprio quello che offre il sistema Brillopak.
Qualche giorno fa, la Brillopak ha vinto il premio Innovative Robotic Solution Award del PPMA Show 2019, per la sua soluzione di imballaggio delle patate, installata presso il deposito di Rushden della Morrison. La soluzione - completa del fine linea che include un disimpilatore di bins, due celle pick and place robotizzate Unipaker, sistemi di chiusura, due Pakstations e pallettizzatori semi-automatici - fornirà una presentazione perfetta della confezione, per i 66 milioni di chili di patate che l’impianto di Rushden trasforma ogni anno.
"Durante le ore di punta, gestiamo quattro linee di confezionamento in turni di 12 ore", spiega il responsabile del sito Andy Day. "Impieghiamo ancora lo stesso numero di persone sulle linee manuali, solo che ora tendiamo a utilizzare un gruppo più ristretto di personale e abbiamo la possibilità di farle ruotare tra imballaggio, separazione dei bins, pallettizzazione e linee robotizzate, offrendo loro una maggiore varietà di mansioni lavorative".
Andy ha affermato che l’impianto dipende in misura minore dal personale impiegato.
La particolarità del sistema dei robot pick and place della Unipaker è il Glove, la testa del robot che è stata sviluppata appositamente per la gestione delle confezioni di patate. Ha pinze morbide, quattro su ciascun lato, che arrivano e raccolgono il sacco e lo collocano nel bins. Normalmente questa operazione viene effettuata da una testa robotica in acciaio convenzionale, che tende a rompere il sacco e ammaccare le patate, e a una velocità di 75-80 confezioni al minuto (il che non può garantire una buona presentazione). Il Glove può anche essere adattato su diversi materiali di imballaggio.
David ha detto che i principali vantaggi del sistema sono che le macchine sono piccole, flessibili e molto affidabili. Il pannello di controllo è progettato con pulsanti con icone, importanti per gli operatori che non parlano Inglese, al fine di rendere il sistema facile da usare e manutenere.
Alcuni anni fa, si cercava di automatizzare per risparmiare sui costi della manodopera, ora si deve automatizzare perché la manodopera non è più disponibile.
I sistemi possono essere completamente integrati in quelli esistenti e costruiti sul budget consentito. Secondo David, il tempo di ammortizzazione è in genere compreso tra uno e due anni, in base al modello di turnazione.
"Abbiamo trascorso gli ultimi cinque anni a costruire la nostra reputazione di fornitore di macchine per l'imballaggio nel Regno Unito e abbiamo appena iniziato a lavorare con un distributore olandese. L'anno prossimo vorremmo esportare in tutto il mondo, anche negli Stati Uniti, in Sudafrica e in Australia. Siamo orgogliosi della nostra attenzione ai dettagli e desideriamo fornire dei macchinari completamente plug-and-play".
Per maggiori informazioni :
David Jahn
Brillopak
Tel: +44 (0)1622 872 907
Email:[email protected]
www.brillopak.co.uk