Alle autorità portuali di Anversa e Zeebrugge è stato dato il via libera per intraprendere i negoziati in vista di una possibile fusione, per fasi, tra i due porti belgi. La decisione è stata presa sulla base dei risultati di un rapporto di complementarità e solidità, condotto dalle società di consulenza esterna Deloitte e Laga.
Studio sulla complementarità
Dall'inizio del 2018, le autorità portuali di Anversa e Zeebrugge hanno portato avanti dei colloqui preliminari, al fine di intensificare la cooperazione. Questi negoziati sono stati il motivo per avviare uno studio sulla complementarità e solidità economica dell'operazione, affidato alle società di consulenza Deloitte e Laga.
Nello studio, (1) sono state valutate le attuali forme di cooperazione, (2) il potenziale valore aggiunto è stato finalizzato a tutte le possibili forme di cooperazione, compresa una fusione di entrambi i porti, e (3) sono stati esplorati potenziali scenari di governance. Nello studio hanno sempre avuto la precedenza gli interessi portuali e i vantaggi sinergici tra i due porti.
Risultati di Deloitte e Laga
Lo studio condotto da Deloitte e Laga attribuisce all'attuale cooperazione tra i due porti uno scarso impatto, a causa della concorrenza esistente tra loro, una portata limitata e una ridotta mediazione. Tuttavia, entrambi i porti sono complementari e condividono le stesse sfide esterne.
Una cooperazione su vasta scala, osserva Deloitte, rafforzerebbe entrambi i porti in determinate aree, consoliderebbe l'occupazione e conferirebbe loro un ruolo più importante nella regione e, per estensione, a livello internazionale. Una cooperazione più stretta consentirebbe anche una risposta migliore e più rapida alle sfide future, quali le attività in espansione, la transizione energetica, l’innovazione e la digitalizzazione.
Anche la clientela di entrambi i porti è favorevole a questa possibile cooperazione. Deloitte conclude che la cooperazione genererebbe una situazione vantaggiosa per entrambe le strutture, solo se venisse implementata su un'integrazione su vasta scala tra le due amministrazioni portuali. I modelli di gestione di una partecipazione o fusione sono stati quindi mantenuti solo nella sezione governance del contratto.
Ripresa dei negoziati
Le autorità portuali dei porti di Anversa e Zeebrugge, sono ottimiste sui risultati del rapporto, ed entrambe sono pronte ad avviare formalmente i negoziati, in vista di una possibile fusione per fasi. Si prevede che l'intero processo termini fra 2 anni.
Dirk De Fauw, presidente del consiglio di amministrazione del porto di Zeebrugge: "Ci confrontiamo da tempo con il porto di Anversa per capire come poter lavorare insieme, con l'obiettivo di rafforzare le reciproche piattaforme portuali. L'ambizione di entrambe le autorità portuali è quella di creare un porto a prova di futuro. Sulla base della crescente fiducia e dei risultati positivi del rapporto, stiamo avviando dei negoziati formali con i nostri colleghi del porto di Anversa".
Annick De Ridder, delegato portuale del Consiglio comunale di Anversa, commenta: "Lo studio di Deloitte mostra che entrambi i porti sono molto complementari e condividono le stesse sfide. Attraverso la cooperazione, Anversa e Zeebrugge possono rappresentare il porto del futuro, in modo più rapido ed efficace, concentrandosi su nuove aree d’interesse, vale a dire la transizione energetica, l'innovazione e la digitalizzazione. Stiamo iniziando dei colloqui formali con Zeebrugge perché riteniamo che in questo modo si possa consolidare il trasbordo, l'industria e la logistica nel nostro porto, ed essere la porta verso l'Europa, più di quanto non lo siamo oggi".
Fonte: Port of Antwerp