"Continuano le operazioni di trapianto delle fragole nel metapontino, ma quest'anno la distribuzione delle piantine è più graduale e ordinata. Le operazioni termineranno nel giro di una settimana: le aziende di piccole dimensioni hanno quasi completato, mentre quelle più grandi stanno avendo problemi nel reperire manodopera". E' il commento di Antonio Ferrara, componente del CdA del Club Candonga Top Quality.
"Gli ettari ancora non sono stati confermati, ma si prevedono le stesse superfici della scorsa campagna. La novità per quest'anno è l'evoluzione degli aspetti tecnico-colturali più rigorosi, grazie soprattutto all'istituzione di un team di esperti del comparto. Questi tecnici controlleranno che le concimazioni siano fatte secondo i modi e tempi previsti dal disciplinare, affinché le qualità organolettiche vengano rispettate e venga mantenuto lo standard di Candonga. Il produttore dovrà impegnarsi, così come fa ormai da anni, nell'ottenere una serie di requisiti: durezza, conicità, giusto calibro, grado brix, ecc".
"Nonostante la campagna dello scorso anno sia stata anomala per una serie di fattori, come, ad esempio, il surplus di produzione registratosi nel mese di aprile in molti areali nazionali ed europei, la fragola rimane un business sicuro. L'agricoltura sta attraversando un periodo particolare. L'entusiasmo circa la prossima campagna viene dato dal fatto che gli altri prodotti non sembrano andare molto bene. La Candonga, invece, negli ultimi anni si è difesa dignitosamente, permettendo così una buona marginalità al produttore".
FreshPlaza ha visitato l'azienda agricola di Luciano Santo, sita a Scanzano Jonico (Matera), impegnata proprio in queste ore nelle operazioni di trapianto.
"Coltivo fragole da ormai 13 anni, ma la cultivar Sabrosa-Candonga rimane il top. Quest'anno ho messo in atto il sistema su monofila: un'unica fila di piante, distanti l'una dall'altra 10 cm, anziché 20. Una tecnica che facilita e velocizza la raccolta delle fragole, perché meglio visibili dalle operatrici. Inizieremo a raccogliere i primi frutti a fine gennaio", conclude l'agricoltore.