Al via in questi giorni la Campagna di promozione collettiva a favore dei radicchi italiani, che vedrà l'adesione di migliaia di punti vendita delle principali catene della grande distribuzione, nonché dei negozi specializzati e di "prossimità", con il supporto degli operatori Grossisti dei mercati agroalimentari.
La Campagna si svolgerà nei numerosi punti vendita che aderiscono all'iniziativa con l'esposizione di due tipologie di poster didattico-informativi (Radicchi d'Italia e Radicchi IGP) illustranti le caratteristiche peculiari e la specifica qualità dei radicchi italiani.
Informazioni che sottolineano le differenze di forma e sapore e che possono aiutare il consumatore ad effettuare un acquisto consapevole e al miglior utilizzo in cucina.
Il buon andamento climatico offre i migliori auspici dal punto di vista qualitativo per la produzione e per l'affinamento delle proprietà organolettiche.
In più, le norme dettate dai disciplinari di produzione IGP potranno ulteriormente garantire gli standard qualitativi ed incrementare il valore aggiunto di questi prodotti patrimonio dei territori italiani.
In effetti, le produzioni di radicchio in Italia coinvolgono numerose regioni privilegiate dal proprio clima e dalle caratteristiche uniche del proprio territorio. Il mercato dei "radicchi" si esprime con una produzione (2018) di circa 240.000 tonnellate su circa 13.800 ettari, per un valore al consumo di oltre 450 milioni di euro.
Questa iniziativa interprofessionale si caratterizza come l'unica campagna di comunicazione e di promozione al consumo che vede impegnata l'intera filiera, come peraltro quelle dell'altra decina di prodotti compresa nel progetto annuale di Ortofrutta Italia, e oltre ad avere una connotazione di "pubblica utilità" e comunque dovendosi limitare al solo mercato nazionale, favorisce la tenuta e lo sviluppo di una produzione molto importante per l'economia agricola nazionale.
Lo sforzo dell'intera filiera italiana per un continuo miglioramento dell'offerta è utile e necessario anche per sostenere l'export che questo comparto esprime e che va assolutamente strutturato ed implementato con l'apertura di nuovi mercati.