E' stato presentato lo scorso 30 ottobre 2019, all'Università degli studi di Salerno, nell'ambito di una conferenza stampa con Fiere di Parma e Federalimentare, il Rapporto sulla competitività dell'agroalimentare nel Mezzogiorno, un insieme di dati raccolti da Ismea, l'Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare, per capire come il meridione d'Italia svolga un ruolo fondamentale nel comparto agroalimentare.
Un documento di circa 150 pagine nel quale vengono illustrate, anche attraverso schemi e diagrammi, informazioni relative alle caratteristiche del comparto nel Mezzogiorno e quale possa essere il suo ruolo per l'intera economia del Sud.
L'obiettivo di questo report è inoltre quello di identificare e analizzare i nuovi comportamenti delle imprese agroalimentari del Mezzogiorno sia rispetto al mercato interno ed estero sia nei confronti degli altri attori delle filiere.
Lo studio viene articolato in 3 parti:
- Evoluzione dello scenario macroeconomico e delle dinamiche competitive del settore agroalimentare italiano e del Mezzogiorno;
- Analisi della performance delle grandi imprese agroalimentari (fatturato superiore a 10 milioni di euro) attraverso i dati di bilancio;
- Indagine diretta con interviste telefoniche con un sotto-campione di imprese del Mezzogiorno "eccellenti".
Da sempre, l'agricoltura, per il Sud Italia, è il caposaldo delle singole economie regionali. Nel Mezzogiorno viene creato il 37% del valore della produzione agricola nazionale, vedendo Puglia, Sicilia e la Campania sul podio della produzione meridionale, rispettivamente con valori del 23% (per le prime due) e del 17,2%.
Di seguito, un areogramma per la rappresentazione del valore della produzione agricola delle regioni del Meridione.
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Il report, mostrato parzialmente in anteprima a Parma lo scorso aprile, illustra quindi le potenzialità e le capacità di acquisire un nuovo ruolo a livello nazionale e internazionale per il comparto agroalimentare del Meridione, già noto per le sue produzioni di qualità.