La stagione cilena del kiwi 2018/19 si è conclusa positivamente. Pur avendo registrato una riduzione del 15% circa sulle esportazioni, a causa di frutteti ancora in non piena produzione e dell’avvizzimento che ha colpito i fiori nella primavera del 2018, il settore ha raggiunto risultati migliori (soprattutto nelle spedizioni di fine campagna e in Asia), con maggiori guadagni per i produttori, per valore unitario. La strategia per distribuire meglio i frutti sui mercati di destinazione, molti dei quali in precedenza considerati di scarsa rilevanza, ha anche aiutato il settore a ottenere risultati migliori.
Carlos Cruzat, presidente esecutivo del Comitato cileno del Kiwi (CdK), ha sottolineato il lavoro svolto negli ultimi anni dai suoi membri e ha affermato che la situazione globale della domanda e dell'offerta li ha aiutati a ottenere prezzi migliori. Ha anche dichiarato che la percezione dei mercati riguardo al loro prodotto è migliorata, grazie alla consistenza e al sapore del loro kiwi.
"Abbiamo visto che il risultato delle promozioni internazionali negli Stati Uniti e in India, supportato da frutti di buona qualità, ha coinciso con una maggiore domanda su questi mercati, durata fino a fine stagione. Entrambi i Paesi faranno parte della nostra strategia di promozione 2020, per approfondire ulteriormente il lavoro svolto".
Secondo i dati di Asoex, fino alla settimana 43 il Paese ha spedito un totale di 153.000 tonnellate di kiwi. Le destinazioni principali sono state la Cina (con 21.355 tonnellate), gli Stati Uniti (con 19.128 ton) e il Brasile (con 11.483), seguiti da Russia, Italia, India e Paesi Bassi.
I calibri ottenuti in questa stagione sono risultati molto simili a quelli dello scorso anno, circa 30-33. "Non ci sono stati molti frutti piccoli, ma la qualità raggiunta è risultata superiore, con un sapore e una capacità di conservazione migliori. I frutti precoci non hanno ottenuto prezzi migliori, perché i mercati hanno ricevuto volumi sufficienti, uno scenario che non dovrebbe cambiare nel 2020.
Guardando avanti
Le sfide che il Comitato cileno e i suoi partner dovranno affrontare il prossimo anno non sono piccole: migliorare il livello di consumo negli Stati Uniti e portare in quel Paese il loro prodotto con il metodo Systems Approach.
In India, un mercato gigante la cui logistica è più precaria di quella degli Stati Uniti e dell'Europa, il prodotto deve arrivare in modo costante, il che implica una doppia sfida per gli esportatori cileni. Inoltre, i produttori devono lavorare sull'aspetto del frutto, in modo che acquisisca una forma più cilindrica, apprezzata dal mercato cinese.
In breve, "i mercati offrono delle opportunità e l’attività dell’agricoltore si presenta interessante. Coloro che vogliono mantenere i loro vecchi frutteti devono rimanere produttivi, quelli che hanno già raggiunto la piena produttività stanno registrando risultati operativi soddisfacenti, mentre coloro che intendono piantare nuovi frutteti hanno ottime prospettive. Il business del kiwi sta riacquistando forza nella campagna cilena", ha affermato il presidente.
Nei suoi 10 anni, il Comitato ha sviluppato cambiamenti positivi riguardo al modo in cui i mercati percepiscono questo frutto. Nei prossimi anni, le azioni si concentreranno sul sostegno alla redditività dei produttori, migliorando la gestione della proprietà attraverso una serie di strumenti che il Kiwi Committee sta sviluppando e testando per i suoi partner.
Per maggiori informazioni:
Chile's Kiwi Committee
Tel .: +56 2 2472 4783