Pochi carciofi disponibili, maltempo e qualità difficile da trovare, al momento. Dicembre dà il via alle importazioni di prodotto egiziano e tunisino. E se la campagna sarda dovrebbe cominciare in ritardo e finire prima, quella siciliana è alle prime battute. L'ulteriore ondata di maltempo del fine settimana del 23-24 novembre 2019 non ha facilitato il lavoro nei campi. I dati Ismea della 47ma settimana parlano di prezzi medi all'origine in fisiologico calo per un graduale incremento dei volumi raccolti e immessi nel circuito commerciale.
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"Dalla Puglia arriva poca merce e di qualità media. La stagione del carciofo pugliese è iniziata in ritardo e con un deficit in rese – dichiara un grossista – Abbiamo terminato da un mese la campagna del carciofo francese; i riscontri sono stati buoni, perché il prodotto si presentava bene. Successivamente, per quasi tutto il mese di novembre, i carciofi sono stati pochi. Stiamo faticando parecchio. I prezzi rimangono stabili, nonostante la disponibilità inferiore: il range va da 0,25 a 0,45 euro a capolino, a seconda della qualità".
"E' quasi probabile che sulle tavole di Natale saranno presenti carciofi esteri: da Egitto e Tunisia in primis, che si stanno preparando alle campagne di esportazione verso l'Italia a partire da inizio dicembre", conclude il grossista.