Lo scorso 28 novembre si è tenuto a Bologna un incontro fra i vivaisti Assoplant del Gruppo Pomodoro da Industria a cui hanno partecipato tutte le aziende associate attive nel mercato del Nord Italia.
I vivaisti hanno dibattuto sulla impostazione della nuova campagna di produzione (2020) in considerazione degli impegni sempre crescenti per le aziende vivaistiche anche per la responsabilità sotto il profilo fitosanitario che la nuova normativa sul Passaporto delle Piante impone a tutti i produttori. A partire dal 14 dicembre 2019 saranno infatti necessarie nuove misure operative a livello di vivaio ma anche ulteriori misure di igiene nella gestione della produzione. Misure che genereranno ulteriori costi di produzione.
In occasione degli ultimi incontri avuti con i colleghi vivaisti europei di EU Plant si è discusso molto sull'impatto che l'applicazione del Regolamento UE 2016/2031 avrà sul settore vivaistico in caso di emergenza fitosanitaria e in riferimento alla capienza del fondo destinato a compensare le perdite di produzione che appare sottodimensionato..
Nuove procedure e nuove responsabilità saranno quindi a carico dei vivaisti con il conseguente aumento dei costi di produzione e del rischio di impresa.
Il fenomeno della "zebratura" del pomodoro è stato un ulteriore argomento di discussione ed occasione di uno scambio di informazioni con i colleghi vivaisti della California con i quali è stato realizzato un collegamento in videoconferenza nel corso della riunione. Questo fenomeno si manifesta, purtroppo sempre più frequentemente, sulle varietà omozigoti per il gene Pto che conferisce la resistenza al batterio Pseudomans Syringae. La zebratura (Zebra Stem) provoca notevoli ritardi di produzione in vivaio con perdita di superfici utili di coltivazione vivaistica in considerazione delle limitata finestra temporale utilizzabile per la consegna delle piantine durante la campagna di trapianto del pomodoro da industria.
Tutti i soci presenti hanno convenuto che la gestione di problematiche sempre più complesse e gravose, anche sotto il profilo economico, implicano una gestione ti tipo associativo e pertanto ritengono fondamentale attivare un sistema di coordinamento unico adatto ad affrontare con maggiore sicurezza le problematiche vivaistiche nel settore del pomodoro da industria già a partire dalla prossima campagna.