Senza le giuste ore di freddo, il comparto orticolo soffre. Vale per le produzioni convenzionali, ma anche per quelle biologiche e biodinamiche.
"Siamo in linea con la tendenza generale. La campagna è iniziata in ritardo: se solitamente cominciamo a metà ottobre, quest'anno ci è voluta la prima settimana di novembre. Stiamo soffrendo a causa delle temperature ancora troppo elevate rispetto alla media del periodo e per via del maltempo. L'ultimo mese è, infatti, stato caratterizzato da piogge continue, che ci hanno creato non pochi danni, come nel resto d'Italia, d'altronde. Risultato: pieno campo e serre allagate. Le problematiche si vedono solo adesso, a terreni ritornati asciutti". Così Enrico Amico, presidente della casertana Amico Bio.
Enrico Amico.
La grande distribuzione è partita con le promozioni, in vista delle feste natalizie ed Enrico spera che il ritmo di vendita si riprenda. "Devo ammettere che, per il biodinamico, le richieste non mancano. E vale per tutte le produzioni italiane a marchio Demeter".
La richiesta arriva quasi esclusivamente dall'estero. "Il mercato che la fa da padrone è sempre la Germania, nazione con la quale il lavoro aumenta di anno in anno. Oltre che con il biologico, abbiamo iniziato anche le forniture di prodotti biodinamici con una catena svizzera".
In questo momento, l'azienda sta offrendo lattughe da serra di diverse tipologie, cavolo rapa e baby leaf che vengono lavorate per la IV gamma. "Da pieno campo offriamo invece il cavolfiore, che mostra un buon andamento, cipollotto, scarola, spinacio a radice e finocchio. Quest'ultimo, a differenza delle altre orticole, non ha mostrato impennate in termini di prezzi o di richieste. In termini di qualità, in generale per tutte le referenze ci vuole una maggiore attenzione nella selezione e lavorazione".
"Dopo Natale la qualità dovrebbe migliorare e, sperando nell'arrivo del vero freddo invernale, dovrebbe registrarsi anche una richiesta maggiore e prezzi più soddisfacenti", conclude Enrico.