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Rifiuti agricoli utilizzati nella costruzione di parti di automobili

Ricercatori dell'Università di Alicante, in collaborazione con una dozzina di partner europei, hanno sviluppato composti di origine naturale ad alto valore aggiunto, che trovano impiego nell'industria automobilistica o delle costruzioni. Il prodotto finale viene estratto dagli scarti agricoli dei limoni, melagrane, broccoli e gusci di mandorle, sostanze sostenibili e innovative con proprietà avanzate, come effetti antimicrobici, rilascio di fragranze e nuovi colori ed effetti ottici.

Secondo il dottore di ricerca in scienze chimiche e coordinatore del gruppo di lavoro UA, M. Carmen Garrigós, queste sostanze rappresentano una rivoluzione per un settore come il noleggio auto, in quanto possono essere poste su parti esposte alla contaminazione da microbi, come maniglie e cruscotti. Inoltre, in un approccio di economia circolare, sono state progettati parti più sostenibili, come contributo alla riduzione delle grandi quantità di rifiuti agricoli che vengono generati ogni giorno.

Gli scarti selezionati dai ricercatori per lo sviluppo di questi composti, sono stati individuati grazie alle loro proprietà naturali. I coloranti del limone, dei broccoli e della melagrana hanno permesso loro di ottenere gamme di colori diverse rispetto a quelle che sviluppano i colori sintetici. In effetti, come ha spiegato Garrigós, è possibile ottenere una vasta gamma di tonalità, modificando il pH di una melagrana. L'olio essenziale di limone fornisce proprietà antimicrobiche e rilascia un profumo, caratteristica interessante per alcune industrie. Inoltre, il guscio di mandorla ha un aspetto simile a quello del legno e proprietà di rinforzo naturali, ad esempio migliora le proprietà meccaniche del materiale.

Il ricercatore ha anche riferito che, su scala di laboratorio, una volta estratti i composti naturali dagli scarti di limoni, melagrane, broccoli e mandorle, questi vengono aggiunti alle bobine di filamento per la stampa in 3D di maniglie e cruscotti, con caratteristiche migliorate e specifiche proprietà estetiche.

Il team dell'Università di Alicante è anche responsabile della diffusione e circolazione delle diverse fasi del progetto, iniziato nel 2017 e che terminerà ad aprile 2020.

Consorzio Europeo
Il progetto, denominato Barbara, e che si trova già nella sua fase finale di verifica e convalida dei risultati raggiunti, ha riunito un grande team formato da dieci partner provenienti da Spagna, Italia, Svezia e Belgio, che coprono tutti i settori correlati al progetto. Coordinato dal Centro tecnologico Aitiip e monitorato dall'Università italiana di Perugia, questo consorzio europeo collabora con Fecoam e Cargill per la fornitura degli scarti alimentari; Celabor, KTH e l'Università di Alicante, responsabili dei processi chimici di estrazione delle molecole funzionali e dei polisaccaridi; Nurel e Tecnopackaging per lo sviluppo di bobine per stampanti; Aitiip per la stampa 3D e la produzione di prototipi; e infine con FIAT e Acciona come utenti finali e responsabili della convalida dei risultati.

Con un budget di 2,7 milioni di euro, il programma Barbara rientra nel programma quadro Horizon 2020 dell'Unione europea per la ricerca e l'innovazione.

Per maggiori informazioni: 
University of Alicante
Tel: +34 96 590 3400
Email: [email protected] 
www.ua.es/en

Data di pubblicazione: