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La ripresa dei fragoleti dopo il maltempo

Dopo poco più di un mese dalla tromba d'aria che ha interessato il metapontino (regione Basilicata) lo scorso 12 novembre 2019, in particolar modo i territori di Scanzano Jonico e Policoro, la maggior parte delle coltivazioni si presenta tempestivamente ripristinata.

"Da un monitoraggio da noi effettuato, i fragoleti ci risultano nuovamente coperti per la quasi totalità delle superfici colpite", spiega Salvatore Pecchia di AssoFruit Italia, il quale aggiunge: "In ogni caso, le piantine di fragole non hanno subito alcun danno, sia per la tempestività degli imprenditori sia per il successivo andamento climatico mite. La crescita prosegue spedita".

"Dopo l'emergenza, le aziende erano andate parecchio in difficoltà: alcune sono riuscite a risollevarsi grazie alle loro forze, ma altre hanno dovuto chiedere finanziamenti alle banche. Ci sono poi imprese che devono ancora ripristinare le proprie strutture, perché non hanno la forza economica per farlo, specie quelle che avevano in campo colture già in fase di raccolta, ritenendo così svantaggioso reinstallare le tenso-strutture".

"Gli agricoltori stanno vivendo un periodo di congiuntura non facile. Non solo siamo già reduci da altri eventi climatici anomali primaverili, ma anche l'andamento commerciale lascia a desiderare. Ad esempio, le liquidazioni relative a pesche e albicocche non sono state delle migliori, lo stesso dicasi per le fragole e per altre referenze. Le aziende, pertanto, non sopportano più i costi di riattivazione".

Per l'ultimo evento atmosferico, Matera e tutto il metapontino sono beneficiarie di poco meno di 50mila euro (48.977€ per l'esattezza), a fronte dei 2 milioni 350mila euro della Campania e degli 898mila euro della Puglia. Denaro pubblico che rientra nei 100 milioni di euro stanziati dal Governo per far fronte all'emergenza provocata dagli eventi climatici di ottobre e novembre. Una cifra ridicola per la Basilicata, se si pensa che solo per il settore agricolo sono stati stimati 10 milioni di euro di danni e altri 8 milioni per la Città dei Sassi.