Secondo Adrie Kleinjan, dell'omonima azienda specializzata nel commercio di patate con sede a Goudswaard, nei Paesi Bassi, al momento le vendite procedono bene. "La domanda è buona e piuttosto ampia e i prodotti vengono inviati verso molte destinazioni. Ci si chiede cosa succederà dopo Capodanno, quando le forniture già programmate per l'Africa saranno state soddisfatte. Avremo bisogno che altri mercati ne prendano il posto. L'Europa dell'Est è una possibilità, ma si concentra molto sul rapporto qualità/prezzo. Dovremo aspettare e vedere cosa chiederanno il settore della trasformazione e il mercato domestico".
"Il prezzo è su un livello stabile da settimane e la situazione sul mercato si capirà solo dopo Capodanno. Il mondo è come un villaggio e se i mercati o la domanda diminuiscono, altri dovranno compensare la situazione - osserva Adrie - In generale, ci sono patate a sufficienza, ma le differenze di qualità sono enormi tra i singoli produttori. Molta variabilità la si nota se i tuberi sono stati raccolti prima o dopo le piogge o se non sono stati proprio raccolti. In Olanda Settentrionale, ma anche nella zona sud-occidentale, ci sono ancora alcuni lotti ancora sotto terra. In Regno Unito si tratta del 20% circa di tutte patate".
"Nel complesso, stiamo avendo un anno notevole. Nonostante le tre ondate di calore dell'estate scorsa, al momento abbiamo una buona qualità a disposizione, nonostante il caldo solitamente porti con sé dei problemi. D'altra parte, è notevole il fatto che al 16 dicembre si debbano ancora raccogliere molti ettari di patate. Per molti produttori, questi estremi climatici provocano ancora dei grattacapi, dal momento che ci si chiede se valga la pena coltivare superfici così grandi nei prossimi anni, visto che bisogna anche essere in grado di gestirli a livello finanziario e mentale. Ci sarà un bel po' da riflettere in queste festività natalizie".
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Kleinjan’s Aardappelhandel BV
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