"Noi abbiamo i prodotti di qualità, garantiamo la freschezza e manteniamo i rapporti con i produttori. La GDO ha la capacità di penetrazione sul mercato. Se ci fosse più collaborazione tra grossisti e retailer, ne trarrebbe vantaggio tutta la filiera".
Lo afferma Massimiliano Intorre di Parmafrutta, grossista del CAL Centro agroalimentare e logistica di Parma. "Le offerte stracciate, il prezzo civetta sottocosto è la rovina nostra e dei produttori, anche perché la comunicazione non è chiara. I consumatori si lasciano prendere dal prezzo basso, ma non pensano a cosa acquistano. Mi spiego: quasi sempre il prodotto sottocosto è di seconda, o terza, qualità, ma ciò non viene specificato".
Massimiliano Intorre
Secondo Intorre, se il messaggio fosse completo, vale a dire "offerta frutta di terza scelta a 0,89 euro/kg" il consumatore ci penserebbe due volte, prima di acquistare.
"A volte rimango stupito - aggiunge Intorre - di come il consumatore, per comodità, ceda sul fronte della qualità. Se una massaia compra dal fruttivendolo castagne che a casa si rivelano bacate, il giorno dopo va a protestare e magari si fa rimborsare con un prodotto migliore. Se succede al supermercato, con chi si protesta? Ad esempio, noi vendiamo delle arance Tarocco con buccia edibile, una vera novità. Un fruttivendolo può spiegare che sono rese lucide grazie a un prodotto naturale, mentre in un supermercato nessuno lo farebbe".
Arance Tarocco con buccia edibile, rese lucide con olio di mandorle
"I mercati all'ingrosso sono l'ancora di salvezza per tutta la filiera - conclude Intorre - perché è qui che si forma il prezzo reale, quello vero, che tiene in considerazione la vita dei produttori e di chi distribuisce. Se i signori della Gdo facessero i prezzi guardando di più ai mercati, salverebbero la produzione italiana".
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